Damon Lindelof, in una recente intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, è tornato a parlare della sua esperienza in Lost, rivelando nuovi dettagli sul periodo vissuto alla guida dello show.

Lo sceneggiatore si è ritrovato a gestire uno show anche se non aveva esperienza ed era uno scrittore. Per Lindelof era complicato affrontare gli ostacoli creativi ai ritmi richiesti dal network. Damon si era quindi convinto che sarebbe accaduto come con The Prisoner, un serial che aveva amato da ragazzo e che era diventato un classico anche se ne erano stati prodotti solo tredici episodi. L’idea di una cancellazione gli sembrava infatti particolarmente probabile.

La sera prima della première di Lost, Lindelof era andato a cena con i responsabili del network e il pensiero generale era che la serie avrebbe ottenuto l’apprezzamento da parte della critica ma che si trattasse di un’idea troppo strana e che nessuno avrebbe voluto vedere una serie in cui cade un aereo. Il primo episodio era buono, tuttavia si pensava fosse difficile che gli spettatori continuassero a seguirlo per più puntate. Damon ha quindi raccontato che la mattina dopo la messa in onda ha ricevuto una telefonata alle sei di mattina e si è subito reso conto che la sua vita stava per cambiare:

“Non appena ha suonato il telefono, al primo squillo, la mia vita è cambiata. E poi ho risposto ed era Tom Sherman, che all’epoca era uno dei manager della ABC, e ha detto “20 milioni di persone hanno guardato lo show ieri sera”. E non mi sono mai sentito così triste, depresso, sopraffatto e intrappolato in tutta la mia vita”.

Lindelof ha ammesso che il peso delle aspettative lo hanno condotto a soffrire di depressione:

“Era come un desiderio di non fare nulla, perdita di appetito, fantasie – non suicide – ma di essere coinvolto in un incidente d’auto che mi impedisse di andare al lavoro quel giorno, perché quando arrivarono i rating stavamo scrivendo il settimo episodio e io pensavo ‘Mi faranno fare questo per altre 15 volte? E ora tutti stanno guardando'”.

Fonte: Seriable