Ryan Murphy è uno dei primi grandi produttori legati a FX a sbilanciarsi sulla proposta di acquisizione degli asset media di 21th Century Fox da parte della Disney, che entro un anno e mezzo dovrà ricevere il via libera dal regolatore per diventare effettiva.

L’annuncio ha destato preoccupazione soprattutto per il destino di FX, un network via cavo noto per produrre serie molto particolari e spesso vietate ai minori tra cui American Horror Story: prodotti non proprio Disneyani, almeno secondo l’accezione popolare.

Per Murphy è stato un momento molto “emozionante”, visto l’attaccamento che prova per Fox e FX:

Non ero molto preparato a ciò che è successo. Ma nutro delle speranze.

Il produttore è uno dei talenti principali di FX Productions e 20th TV, e il contratto che lo lega a essi sta per scadere. Murphy non sa ancora quale sarà il suo destino una volta che Disney sarà proprietaria dei due studios:

Non ho ancora deciso dove andrò, preferisco aspettare e osservare la situazione. Ho creato una casa di produzione che cerca di fare di più, assumendo donne e minoranze e dando stipendi uguali a prescindere dal sesso. Voglio continuare a farlo. Voglio assicurarmi che ci si prenda cura di questa comunità.

Quando ho iniziato, nel 2003, mi venne detto che ero il tipo di persona che non avrebbe mai avuto un lavoro: ero troppo specifico, di nicchia. Nip/Tuc è stato il mio primo progetto di successo. A quel punto mi sono dato come priorità quella di creare, insieme a Brad Falchuk e Tim Minear e altri collaboratori, le serie che amavo veramente. Così sono nati Glee, American Horror Story, American Crime Story, Feud, 9-1-1, Normal Heart. Sulla carta questi progetti hanno tutti in comunque un aspetto: ci si aspettava che non funzionassero.

Ma ero circondato da un gruppo incredibile di dirigenti presso la Fox e presso FX, che mi permettono sempre di lavorare a progetti interessanti che mi appassionano, e che credono in me. Dana Walden, John Landgraf, Peter Rice, Gary Newman. Tre mesi fa ero convinto che mi sarei fatto seppellire negli studi della Fox. Avevo già scelto la tomba. Ho iniziato a lavorare lì a trent’anni, molti di noi hanno dei figli che giocano insieme.

[…] Le serie che faccio non sono propriamente Disney. E così mi sono preoccupato subito: dovrò iniziare a mettere Topolino in American Horror Story?

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Fonte: Deadline