Danny Strong ha condiviso con The Hollywood Reporter alcune curiosità sulla sua esperienza come co-creatore, insieme a Lee Daniels, di Empire, la serie cha raccolto un grandissimo successo alla sua prima stagione.
Ecco i dettagli più interessanti:

  • Danny non si ispira mai alla sua vita per scrivere quindi ha seguito lo stesso processo creativo anche per ideare Empire, ambientato in un mondo diverso da quello della California del sud in cui è cresciuto.
  • Per ricreare nel modo giusto l’atmosfera del mondo hip hop, Strong ha guardato molte interviste con protagonisti Kanye West, Jay Z e Diddy, oltre a un documentario andato in onda su BET dedicato alla storia del genere musicale.
  • Inizialmente Daniels era un po’ preoccupato perché pensava che una persona non afroamericana non potesse scrivere di tematiche e situazioni che non conosceva, dopo la collaborazione avvenuta con il film The Butler, tuttavia, i suoi dubbi sono svaniti velocemente.
  • Il personaggio di Cookie conquistava fin dalla sua presenza tra le pagine e tutti scherzavano sostenendo che persino i produttori esecutivi volevano interpretarla. La donna è stata concepita fin da subito come un personaggio unico nel mondo televisivo e Taraji P. Henson è riuscita a rappresentarla al meglio e sottolineare tutte le sue sfumature.
  • Strong è sempre stato ottimista per quanto riguarda i dati di ascolto. Il suo agente, il giorno prima della première, gli aveva detto che un rating di 2.0 nella fascia demografica del loro target avrebbe reso felice tutti, 2.5 sarebbe stato grandioso e una cifra maggiore un successo. Danny, tuttavia, non avrebbe mai immaginato Empire potesse arrivare a 7.1.
  • Quando la serie ha ottenuto il successo inatteso, gli autori stavano scrivendo il season finale e hanno deciso di non cambiare nulla perché erano certi fosse un episodio forte e ne erano molto orgogliosi.
  • La notizia del rinnovo per una seconda stagione non ha cambiato l’approccio iniziale alla storia, contraddistinta da un ritmo altissimo e da svolte inattese, elementi che la rendono divertente e coinvolgente.

Fonte: The Hollywood Reporter