Se, nel corso delle sei stagion finora andate in onda, Game of Thrones ha saputo mostrarci parabole di redenzione assai suggestive per i suoi personaggi (basti pensare a quella di Jaime Lannister), Lena Headey non sembra augurarsi che la sua Cersei segua un destino analogo. “Penso che la rovinerebbe,” ha dichiarato l’attrice britannica a Mashable.

In realtà, Lena ha precisato di non vedere Cersei come un’autentica villain o, almeno, di non averle dato quella connotazione specifica attraverso la propria interpretazione.

Non l’ho interpretata come se fosse una cattiva. Non decido di farlo consapevolmente, interpreto solo una donna che è una sopravvissuta e che si comporta come farebbe un uomo – ovvero, sapete, uccidere qualcuno quando si è in guerra. Forse solo non direttamente.

Parallelamente ai misfatti del suo personaggio, Headey si è invece impegnata in una nobile causa, collaborando con l’International Rescue Committe (IRC) e prendendo le difese dei profughi siriani. Assieme alla fotografa Tara Todras Whitehill, l’attrice ha prodotto una serie di scatti intitolata It Could Be Us per denunciare la difficile situazione dei rifugiati. L’idea è nata da una visita a un campo profughi in Grecia, compiuta assieme ai colleghi di Game of Thrones Maisie Williams (Arya Stark) e Liam Cunningham (Davos Seaworth), in occasione della quale Headey ha preso a cuore la causa.

La gente vuole avere una voce, non vuole essere dimenticata. Abbiamo parlato di tornarci e lasciare che le persone ci raccontassero quali erano i loro sogni e le speranze che sono rimaste anche dopo tutto quello che hanno dovuto sopportare.

L’attrice spera che la propria fama possa veicolare l’attenzione pubblica sul dramma dei rifugiati, e che le immagini offrano il chiaro volto della crisi siriana a tutto il resto del mondo.

Penso che ognuno quella notte si sia chiesto “Cosa posso fare?” come forse mai prima d’allora. Credo solo che se guardaste in quegli occhi… che è il motivo esatto per cui Tara li ha fatti in quelle dimensioni; è inevitabile… sapete, non potete evitare uno sguardo. E non avreste nemmeno bisogno di leggere metà delle loro storie, perché è tutto in quegli occhi, no? Quando guardate quelle immagini pensate solo, quella persona ha qualcosa da raccontarmi…

Fonte: Winteriscoming