Ogni volta che una canzone di Taylor Swift debutta sul mercato, porta con sé la legittima domanda: a quale dei suoi amanti (presenti o passati) sarà dedicata? Non sfugge a questo interrogativo l’ultimo singolo della cantautrice di Reading, Look What You Made Me DoSebbene la canzone sembri abbastanza chiaramente puntare il dito contro una specifica, celebre fiamma della nota artista (o, in seconda analisi, contro un ancor più celebre rivale musicale), in rete è spuntata una nuova chiave di lettura del brano, che lo distinguerebbe da tutte le precedenti lamentazioni di Swift sui suoi ex o avversari, attribuendo la voce narrante (o meglio, cantante) nientemeno che ad Arya Stark, tra i protagonisti di Game of Thrones.

Ecco i punti di contatto tra il testo della canzone e la storyline dell’agguerrita figlia di Ned Stark:

Taylor Swift: “I don’t like your little games / Don’t like your tilted stage / The role you made me play / Of the fool, no, I don’t like you…” [“Non mi piacciono i tuoi giochetti / Non mi piace il tuo palco inclinato / Il ruolo che mi fai recitare / della pazza, no, non mi piaci tu…”]
Ciò rimanda con la mente alla sequenza in cui Arya assiste alla recita della compagnia di Braavos, che rimette in scena i drammatici accadimenti di Approdo del Re, gettando un velo di ridicolo sulla famiglia Stark.

TS: “But I got smarter, I got harder in the nick of time…” [“Ma sono diventata più furba, mi sono indurita col tempo…”]

Nessun dubbio sul fatto che l’astuzia di Arya sia cresciuta in misura direttamente proporzionale all’assottigliamento della sua pietà.

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TS: “Honey, I rose up from the dead, I do it all the time…” [“Tesoro, sono tornata dal regno dei morti, lo faccio ogni volta…”]

Numerose le volte in cui Arya è scampata a morte certa, senza dimenticare il memorabile scontro all’ultimo sangue con l’Orfana.

TS: “I’ve got a list of names and yours is in red underlined / I check it once, then I check it twice, oh!” [“Ho una lista di nomi e il tuo è sottolineato in rosso / L’ho controllato una volta, e l’ho ricontrollato, oh!”]

Non occorre ricordare la lista di Arya, in cui la giovane ha annotato il nome di tutti coloro di cui intende vendicarsi.

TS: “I don’t like your kingdom keys / They once belonged to me…” [“Non mi piacciono le tue chiavi del regno / Un tempo appartenevano a me…”]

Il potere degli Stark ha subito alterne vicende nel corso delle stagioni, Grande Inverno ha visto la dominazione prima di Theon Greyjoy e poi di Ramsay Bolton, il che combacia con le parole della canzone.

TS: “You ask me for a place to sleep / Locked me out and threw a feast…” [“Mi hai chiesto un posto dove dormire / Mi hai chiusa fuori e hai dato un banchetto…”]

Un’allusione alle famigerate Nozze Rosse della terza stagione, da cui Arya fu tenuta (fortunatamente) fuori?

Game of Thrones

TS: “I’ll be the actress, starring in your bad dreams / I don’t trust nobody and nobody trusts me…” [“Sarò l’attrice che recita nei tuoi incubi / Non mi fido di nessuno e nessuno si fida di me…”]

Arya si è vendicata delle suddette Nozze Rosse impersonando il ruolo di una serva delle Torri Gemelle, e riuscendo quindi a eliminare Walder Frey dalla sua lista della vendetta.

TS: “Ooh, look what you made me do / Look what you made me do…” [“Oh, guarda cosa mi hai fatto fare / Guarda cosa mi hai fatto fare…”]

Come recentemente ribadito in un acceso botta e risposta con la sorella Sansa, Arya non desiderava una vita da assassina feroce per lei. Gli eventi sanguinosi che hanno coinvolto la sua famiglia l’hanno però spinta sul sentiero della vendetta armata, e ora semina morte ovunque vada.

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I parallelismi, volendoli vedere, sono numerosi. La teoria resta piuttosto fantasiosa, va detto, ma non dubitiamo che possa trovare credito presso una buona fetta di pubblico.

Voi cosa ne pensate? Pensate sia plausibile un collegamento tra il brano di Taylor Swift e il personaggio creato da George R. R. Martin? Fatecelo sapere nei commenti.

Fonte: Entertainment Weekly