[In televisione] avevo già collaborato ai lavori di Ai Confini della Realtà. Fu quello il primo show televisivo al quale lavorai. Ne curai cinque script e quando La Bella e la Bestia entrò in lavorazione il mio agente mi mandò del materiale… e mi piacque! Feci un’intervista con loro e, più tardi, seppi che mi avevano ingaggiato nello staff. Sono stato con loro per tutte e tre le stagioni. Era una versione moderna de La Bella e la Bestia (…) e c’era un cast magnifico. Credo che tutti dissero “Il pilot è fantastico ma è qualcosa di molto strano, dubito che diventerà una serie”. E invece…
L’Hollywood Reporter ha inoltre chiesto allo scrittore se l’esperienza nello show dell’87 abbia in qualche modo contribuito alla creazione di Game of Thrones.
Non direttamente. Sono due serie terribilmente diverse. Ma credo che l’esperienza guadagnata lavorando a La Bella e la Bestia mi sia servita, più tardi, lavorando a Game of Thrones. Anche se tra le due serie non c’è nessuna connessione. Ho sempre scritto fantasy, tutta la mia carriera dagli anni 70 è incentrata sul fantasy e sulla fantascienza. Certamente, lavorare nel 2017 per la HBO è qualcosa di molto diverso che lavorare per la CBS nel 1987. Avevamo delle pratiche standardizzate e dei revisori degli script che annotavano un sacco di cose e contavano tutte le volte che un personaggio usava un termine volgare. Dovevamo stare attenti a tutto ciò che poteva avere un’interpretazione sessuale o a qualsiasi cosa potesse essere troppo spaventosa.
Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!
Fonte: Hollywood Reporter
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