Ecco cosa ha dichiarato l’attrice:
Credo ci siano molte Joyce a questo mondo. Credo che Joyce sia una persona invisibile nel mondo, e penso che abbia una forma di depressione, che è qualcosa di cui secondo me gran parte degli americani ha sofferto negli ultimi due anni.
L’attrice ha ricordato i momenti durante le riprese in una vera prigione:
Questa prigione era stata costruita all’inizio del secolo. Camminavamo nei corridoi, e poi c’erano vicoli ciechi. Non si sapeva cosa c’era dietro l’angolo, ed era molto freddo d’inverno. Ci sono persone con malattie mentali non trattate, ed è spaventoso lavorare lì, ed essere un detenuto. Comunque è stato molto interessante anche solo poter conoscere il complesso carcerario americano e la pressione del sistema carcerario su tutti coloro che ne sono coinvolti.
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Fonte: deadline
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