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Quello del medical drama è un genere che, se ben orchestrato, può trasformarsi in una macchina ben oleata e capace di percorrere lunghi, lunghissimi tragitti.

Questo il caso di Grey’s Anatomy, lo show che nove stagioni fa partì come un “midseason replacement” occupando il posto del legal drama Boston Legal  (creato da David E. Kelley) e che invece per la ABC si rivelò, dal primo momento, uno show fortissimo.

Molti i punti di forza che lo hanno reso famoso e che hanno stregato il pubblico di tutto il mondo: sceneggiature accattivanti, protagonisti dai volti ma soprattutto dalle caratteristiche caratteriali affascinanti (come la Meredith Grey di Ellen Pompeo e la Cristina Yang della straordinaria Sandra Oh), colpi di scena nati da scelte di produzione talvolta estremamente forti (e per questo spesso contestate), e finali di stagione con dei cliffhanger in grado di lasciare spiazzato anche lo spettatore più smaliziato.

E il finale dell’ottava stagione, proprio nel pieno rispetto di ciò che abbiamo appena detto, è stato tra i più sconvolgenti. Incentrato su un disastro aereo in cui rimangono coinvolti Meredith, Cristina, Derek (Patrick Dempsey), Arizona (Jessica Capshaw), Mark (Eric Dane) e Lexie (Chyler Leigh), il season finale si conclude con la morte di quest’ultima e lasciando gli altri cinque medici feriti e abbandonati a loro stessi. Il pubblico reagisce concentrandosi sulla morte di Lexie e iniziano a fioccare le proteste, placatesi – anche se non del tutto – solo dopo qualche giorno grazie alla dichiarazione della Leigh in cui spiegava di aver deciso di sua spontanea volontà di lasciare definitivamente lo show, e di esser stata quindi assecondata dalla creatrice della serie Shonda Rhimes.

Proprio la Rhimes ha poi preso in mano il timone della barca che affrontava la tempesta delle contestazioni, dicendo che tutti si stavano concentrando sulla morte di un personaggio che, per quanto amato, non doveva permettere al pubblico di dimenticare la cosa più importante: Meredith, Cristina, Derek, Arizona e Mark sono ancora lì fuori, e non c’è alcuna certezza che riusciranno a sopravvivere a quello che stanno affrontando e, se lo faranno, non è detto che torneranno a essere le stesse persone di prima.

Tutte le domande inizieranno a trovare le loro risposte da stasera su FoxLife (Sky, canale 114) alle 21:00, quando avverrà il debutto della nona stagione dello show – in prima TV assoluta per l’Italia – con l’episodio intitolato “Sto andando. Sto andando. Sono andato.

Grazie a Fox Channels Italy qui di seguito possiamo mostrarvi una scena in anteprima tratta dalla puntata, nella quale vedrete per la prima volta la dottoressa Jo Wilson (Camilla Luddington), uno dei nuovi tirocinanti del Seattle Grace (che potrebbe presto diventare un series regular) insieme a Owen Hunt (Kevin McKidd)