Grey’s Anatomy è il primetime medical drama – quindi che va in onda in prima serata – più longevo della storia della televisione. il 26 maggio, infatti, la serie creata da Shonda Rhimes ha raggiunto un traguardo gigantesco con la messa in onda del 400° episodio, che è stato anche il finale della diciottesima stagione. Fin dal suo debutto nel marzo 2005, Grey’s Anatomy è stato uno show che ha fatto parlare di sé, e potrebbe essere uno degli ultimi a restare in piedi, soprattutto nella televisione broadcast.

Onestamente, non riesco a capacitarmene“, ha dichiarato Krista Vernoff a Variety, che ha sostituito la Rhimes come showrunner a partire dal 2017. “Mi sono presa una pausa a metà del percorso della serie. Non sono stata presente dall’ottava alla tredicesima stagione. Osservando tutte le persone che sono rimaste qui per 400 episodi, rimango a bocca aperta. Siamo orgogliosi. Siamo felici che lo show significhi ancora così tanto per così tante persone. Siamo grati di essere impegnati per così tanti episodi all’anno a Los Angeles“.

Grey’s Anatomy ha raggiunto numerosi record nel corso della sua messa in onda. È estremamente raro che uno show televisivo raggiunga i 400 episodi – e ancora più raro che sia ancora in cima alla classifica delle serie broadcast scripted. Grey’s si è infatti piazzata al quarto posto nella classifica delle serie broadcast più seguite nella stagione 2021-22.

All’inizio del mese, il cast artistico e tecnico di Grey’s Anatomy si è riunito ai Prospect Studios, dove lo show viene girato, per festeggiare l’occasione ricevendo anche una sorpresa da parte del network: è stata infatti consegnata una targa con inciso il nome e la descrizione dello show, che è stata appesa all’esterno dello stage 7.

All’evento, oltre alla Vernoff e alla Pompeo, erano presenti Megha Tolia, presidente di Shondaland; Craig Erwich, presidente di Hulu Originals e ABC Entertainment; Dana Walden, presidente di Walt Disney Television per l’intrattenimento; Jonnie Davis, presidente di ABC Signature; Peter Rice, presidente di Disney per i contenuti generali di intrattenimento, e molti altri. La Rhimes, che ora ha un accordo globale con Netflix, ha fatto un’apparizione virtuale alla celebrazione. “Mai nei miei sogni avrei pensato di creare uno show che sarebbe andato ancora forte 400 episodi dopo“, ha detto.

Un’altra persona che non era sicura che il medical drama sarebbe durato così a lungo è proprio la Pompeo, che interpreta la coraggiosa leader Meredith Grey. L’attrice ha rilasciato numerose dichiarazioni sull’eventuale fine dello show, una decisione che prenderà insieme alla Vernoff quando lo riterrà opportuno.Al momento, però, non sembra esserci alcun segno di rallentamento.

Il grande dono del nostro show è che è un medical show e il grande dono della medicina e della scienza è che si evolve costantemente, quindi avremo sempre nuove storie da raccontare“, ha dichiarato la Vernoff. “Ogni stagione ci riuniamo nella stanza degli sceneggiatori e passiamo qualche giorno a preparare gli argomenti di medicina. La maggior parte si basa su qualcosa che abbiamo letto da qualche parte e che è realmente accaduto in qualche parte del mondo“.

La Vernoff ha poi aggiunto che gli sceneggiatori sono “perennemente stupiti” dai diversi eventi che si verificano nelle strutture mediche di tutto il mondo. “Restiamo a bocca aperta, ridiamo, piangiamo e a volte urliamo quando sentiamo gli orrori medici a cui le persone sono sopravvissute – o forse non sono sopravvissute“.

Questo è il motivo per cui lo staff non si preoccupa mai della possibilità di esaurire le risorse. “Se siamo specifici nel nostro lavoro sui personaggi, e lo siamo, se ripetiamo una storia, questa si svolgerà in modo diverso ogni volta“, afferma riferendosi ad alcune delle trame più monumentali dello show. “Il modo in cui Cristina Yang ha vissuto le pene e le sofferenze d’amore è diverso rispetto ad altri personaggi come Jo Wilson, Levi Schmitt o Maggie Pierce. Parliamo molto di amore, desiderio e dolore perché è un linguaggio universale, insieme alla medicina che è anch’essa un linguaggio universale“.

Il medical drama ha generato nel corso della sua lunga messa in onda due spinoff: Private Practice che è andato in onda sulla ABC dal 2007 al 2013 e Station 19 che è attualmente alla sua quinta stagione. Sebbene ogni aspetto del mondo sia diverso da quello del 2005, il legame che Grey’s Anatomy stabilisce con il pubblico è ancora presente.

Mia figlia non era ancora nata quando stavamo scrivendo le prime stagioni dello show“, ha raccontato Vernoff. “Ora gli amici di mia figlia guardano le prime stagioni della serie con la stessa ossessione con cui la gente le guardava 18 anni fa. Il mio figliastro ha guardato 14 stagioni in un’estate e questo ha cambiato il corso della sua vita. Ha deciso di iscriversi a medicina grazie a Grey’s Anatomy. Questo rende l’impatto della serie molto, molto personale per me“.

Vernoff ha dichiarato che è stata una magica sorpresa il fatto che il finale sia coinciso con il 400° episodio. Ad oggi non c’è ancora nulla di deciso per quanto riguarda il proseguimento della serie, ma a quanto pare nessuno sta ancora realmente prendendo in considerazione questa cosa. “Ci sono milioni di modi per raccontare storie“, ha detto la Vernoff a Variety. “Forse un milione e uno“.

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E voi che cosa vi aspettate dal futuro di Grey’s Anatomy?