Inizialmente, il produttore esecutivo di Hannibal, Bryan Fuller, non aveva alcuna intenzione di sviluppare una storia d’amore tra il serial killer cannibale di Mads Mikkelsen e il Will Graham di Hugh Dancy, un profiler dell’FBI dotato e autodistruttivo. Ma in corso d’opera qualcosa è cambiato e addirittura Fuller si è lasciato ispirare da Avatar, uno dei più grandi successi della storia del cinema. 

“E’ iniziata come una specie di attrazione su come i ragazzi etero interagiscono tra loro in modo romantico e non sessuale”, ha raccontato Fuller a Entertainment Weekly. “Inizialmente, non volevo snaturare i personaggi di Thomas Harris in quanto nel materiale di partenza hanno chiaramente inclinazioni eterosessuali, ma come per i ragazzi di oggi, quella sessualità è diventata molto più fluida nel corso della serie”.

Il pubblico l’ha percepito immediatamente e così anche Fuller e infatti, è stata proprio la palpabile chimica sessuale tra le due star ad aver ispirato Fuller a fare il salto e a pensare alla serie come una storia d’amore. “Mi hanno davvero aiutato a far uscire quel romanticismo dalle pagine in qualcosa di concreto che è poi diventata la base per scrivere dialoghi come: ‘Hannibal è innamorato di me?’ e ‘soffri per lui?'”, ha spiegato Fuller, riferendosi a una conversazione importante che Will ha con la terapista di Hannibal, Bedelia Du Maurier (Gillian Anderson) nella terza stagione. “Stavo solo seguendo le indicazioni degli attori senza alcuno scopo specifico.” 

Per Fuller, il sanguinoso finale della seconda stagione, intitolato “Mizumono”, è stato uno dei punti di riferimento più importanti nella storia d’amore di Will e Hannibal. Nell’episodio, Hannibal e Will si preparano a scappare insieme perché l’FBI si sta avvicinando rapidamente; tuttavia, Will tradisce Hannibal perché è ancora alleato con l’FBI. Sfortunatamente, il piano di Will fallisce in modo disastroso, lasciando i suoi alleati gravemente feriti. I due nemici alla fine si ritrovano faccia a faccia nella cucina dell’assassino, e un Hannibal visibilmente affranto pugnala Will per il suo tradimento in quella che essenzialmente è la loro scena di break-up.

“Ti ho permesso di conoscermi – di vedermi”, dice Hannibal a Will mentre si dissangua sul pavimento. “Ti ho fatto un regalo raro, ma tu non l’hai voluto”.

Proprio come ha spiegato Fuller nell’intervista, la chiave che ha sbloccato questa storia d’amore è stata l’idea che Will e Hannibal potessero essere l’uno per l’altro qualcosa di unico e indissolubile.

Hannibal second season finale

Ed è qui che arriva lo spunto che nessuno di noi si sarebbe aspettato. La suddetta battuta di Hannibal è stata, sorprendentemente, ispirata da Avatar, l’epico film di fantascienza di James Cameron del 2010 su degli esseri umani che cercano di colonizzare un pianeta che ospita una specie aliena blu chiamata Na’vi. Nella lingua dei Na’vi, la frase “Ti vedo” significa fondamentalmente che capisci e abbracci tutto di quella persona ed è una parte importante della loro cultura. E Fuller ha amato e inglobato questa idea.

Ho pensato, ‘Oh, questo è un esempio di umanità così elegante che James Cameron è riuscito ad intrecciare in questa cultura straniera. In realtà ho pensato molto ad Avatar quando Hannibal e Will si dicevano che si vedevano e che si sono mostrati a vicenda cose di loro stessi che nessun altro poteva vedere o capire”, ha dichiarato Fuller. “Così, Hannibal dice a Will: “Ti permetto di conoscermi – di vedermi” è “la più grande dichiarazione d’amore che Hannibal potesse fare”.

Per la maggior parte del tempo, Hannibal ha trattato la storia d’amore della coppia metaforicamente; tuttavia, questo ha iniziato a cambiare sulla scia del finale della seconda stagione e con l’avanzare della terza stagione. Nella seconda metà della terza stagione, infatti, Will e Hannibal hanno iniziato a riconciliarsi durante l’inseguimento del serial killer Frank Dolarhyde, e ciò che era stato precedentemente sottinteso ha finalmente trovato modo di giungere in superficie. Fuller ha poi raccontato che questa evoluzione ha reso molto felice lo scrittore Don Mancini, “che ha sempre sostenuto e spinto per espressioni più esplicite di romanticismo”.

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“Quando scrissi in una delle sceneggiature, “Hannibal è innamorato di me?” e la mandai allo staff di scrittura, Don mi chiamò immediatamente e strillava di gioia perché finalmente era successo. Era finalmente nel testo e non era più nel regno della metafora o della suggestione. Era letterale e dichiarato. Quello è stato probabilmente il momento in cui tutti si sono detti: ‘Oh, è proprio quello che stiamo facendo'”, ha detto Fuller. “Amo quando una storia e quando i personaggi ti dicono chi sono e cosa vogliono essere. Questo è stato assolutamente il caso di Hannibal e Will; quei personaggi e la loro storia ci hanno detto che erano innamorati”.

Tutto questo è culminato nel climax nel finale della serie,che ha visto Hannibal e Will uccidere Dolarhyde in una scena sensuale ed epica sotto ogni punto di vista. In seguito, i due uomini feriti sono crollati l’uno nelle braccia dell’altro cadendo insieme da una scogliera.

“Ci sono state diverse riprese di quel momento e non c’è mai stato un vero e proprio contatto tra le labbra. Tuttavia c’era una sorta di indugio [in una ripresa] in cui le labbra di Mads si aprivano, si libravano sulla bocca di Will in un modo che andava avanti… Per un po’. Quando riguardavo quelle scene sembravano durare un’eternità”, ha spiegato Fuller. “Il problema per me è sempre stato quello di non volevo rendere la loro storia d’amore forzata. Ho sempre voluto che fosse organica. Non sapevo, in quel momento, se si sarebbe passati a quel livello di fisicità al di là del tenersi l’un l’altro, e c’era qualcosa nell’abbracciarsi e nel chinarsi l’uno all’altro e nel guardarsi profondamente negli occhi che mi sembrava più autentico e più romantico di un bacio. Ma se dovessi rifarlo, potrei suggerire loro di baciarsi così da vedere la resa. Nessuno degli attori ha mai avuto paura di spingersi fino a quel punto. Se c’erano delle preoccupazioni, si trattava sempre e solo di rimanere autentici. Era senza dubbio il mio obiettivo, perché si, volevo che si baciassero. Sarebbe stato materiale masturbatorio per molti di noi! Ma il punto è che cercavo di mantenere il realismo di quel momento. L’inquadratura che c’è lì dentro sembrava la più autentica e sembrava trovare il giusto equilibrio. Ma se potessi tornare in sala di montaggio, ora potrei fare qualcosa di diverso”. 

E dopo queste dichiarazioni, è lecita qualsiasi petizione che possa richiedere a gran voce una versione alternativa di quella scena sulla scogliera.

E voi che cosa ne pensate di queste dichiarazioni? Ditecelo nei commenti.