L’attore, che ha interpretato mafiosi sia in Quei Bravi Ragazzi sia ne Il Padrino – Parte seconda, sosteneva che i creatori della serie avessero copiato le sue sembianze per il personaggio di un mafioso di nome Louie e aveva chiesto ben 250 milioni di dollari in compensi mai ricevuti, citando anche il fatto che nel 1989, mentre sviluppava il suo personaggio per Quei Bravi Ragazzi, viveva in un complesso residenziale di Sherman Oaks nell’appartamento a fianco a quello degli sceneggiatori dei Simpson, e che negli anni aveva anche parlato numerose volte con James L. Brooks di lavorare potenzialmente insieme.
Il giudice ha stabilito che non solo il personaggio non rappresentava una copia delle sembianze dell’attore, ma che trattandosi di una parodia dei personaggi mafiosi rappresentava un uso “trasformativo”, per il quale non si possono chiedere diritti sulla somiglianza.
Il personaggio di Louie è comparso in quindici episodi, in The Simpsons Movie e nei videogiochi della serie.
Fonte: THR
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