Lunedì sera negli USA è iniziata la prima stagione di Revolution (abbiamo visto il primo episodio, ma non ci ha convinti molto), la nuova serie NBC prodotta da Eric Kripke (Supernatural) e J.J. Abrams, che ha raccolto quasi 12 milioni di spettatori: parlando con Entertainment Weekly, Abrams e Jon Favreau (regista del pilot) hanno descritto lo show e parlato del futuro in cui vivono i protagonisti.

j“E’ la storia di una ricerca, ambientata in un mondo tanto medievale quanto moderno,” spiega Abrams. “E’ qualcosa di Star Wars-iano. Tutti descrivono questo show come qualcosa di post-apocalittico, come The Walking Dead, ma non penso che Revolution lo sia. Riguarda più l’idea della rinascita. Abbiamo molte cose in comune con altre storie del passato e del presente, incluso Game of Thrones, ma l’aspirazione è quella di essere unici. E’ una mondo fantasy molto reale che non avete mai visto prima. Lo show non nasce per essere un trattato sulla tecnologia o una cronaca sul dove siamo arrivati come cultura. E’ la storia di un viaggio, con la famiglia al centro di tutto, che toglie le persone dall’ambiente a cui sono abituati e li catapulta in un mondo che non hanno mai visto prima.”

Jon Favreau, invece, si concentra sui personaggi e sul loro modo di porsi rispetto al mondo privo di tecnologia.

“Ai personaggi più adulti interessa il mistero del blackout, perché loro ricordano come andavano le cose quando c’era l’elettricità,” spiega Favreau. “Ma per quelli più giovani, il mondo è più bucolico. Sono abituati alle cose agrarie. Guardano all’elettricità come noi alla magia, come se fosse un mito. Certo, potrebbero essere incuriositi dai giorni passati. Ma per loro il mondo nuovo non è così male.”

Fonte: EW