Lea Michele è al centro di un’accesa polemica via social a causa del suo comportamento sul set di Glee dopo le accuse di Samantha Ware che hanno portato a ulteriori rivelazioni da parte di altri interpreti dello show e di chi ha lavorato con lei a Broadway.

Tutto è iniziato quando l’ex star della serie ha pubblicato un messaggio per sostenere il movimento Black Lives Matter dopo la morte di George Floyd ed è stata accusata di aver reso “un inferno” l’esperienza di Ware durante le riprese.
Lea aveva quindi condiviso online un comunicato in cui si scusava per i propri comportamenti sostenendo che si assumeva la responsabilità di quanto accaduto e si impegnava pubblicamente a migliorare e non ripetere in futuro gli errori compiuti in passato.
Online l’ondata di critiche non si è però arrestata.

Amber Riley, parlando con la giornalista di Essence Danielle Young, ha dichiarato:

Non sto dicendo che Lea Michele sia razzista, non è quello che sostengono anche se si è ipotizzato questa cosa a causa di quanto sta accadendo nel mondo ed è accaduto nei confronti di una ragazza di colore. Non dirò che è razzista e inoltre è incinta. Penso che tutti debbano calmarsi. L’avete attaccata per un paio di giorni. Nel frattempo nella mia casella di posta ho i messaggi di molti attori e molte attrici afromaericane che mi raccontano le loro storie e mi hanno fatto sapere che hanno affrontato le stesse cose sul set, venendo terrorizzati dalle ragazze bianche che sono le protagoniste dei loro show.

Heather Morris ha sottolineato che non desidera venga diffuso odio in nessun modo, ma non ha esitato a dichiarare:

Era una persona spiacevole con cui lavorare? Molto. Penso che si debba portare alla luce il fatto che Lea ha trattato così a lungo in modo irrispettoso gli altri. E sì, è anche colpa nostra perhé abbiamo permesso che accadesse così a lungo senza parlarne ed è qualcosa che stiamo imparando con il resto della società. Ma, attualmente, viene ipotizzato che sia anche razzista e, pur non potendo commentare su ciò in cui crede, penso che sia solo un’ipotesi.

Yvette Nicole Brown, che ha lavorato con Lea in The Mayor, aveva risposto al tweet originale di Ware dichiarando il proprio sostegno e aggiungendo:

Ogni persona sul set è importante. Ogni persona sul set merita rispetto. Ed è la responsabilità di ogni attore che ha un ruolo regolare nella serie far sentire benvenute le persone che fanno visita alla loro “casa”. Questo atteggiamento che sminuisce è ciò che è sbagliato a Hollywood e nel mondo.

Alex Newell, che ha recitato in alcuni episodi di Glee, ha sostenuto Samantha Ware e ha ribadito che non ci guadagnerebbero nulla a mentire a distanza di sei anni dalla fine della serie.
Dabier Snell, apparso in una puntata dello show di Ryan Murphy nel 2014, ha sostenuto che Michele non lo aveva nemmeno lasciato sedere allo stesso tavolo del cast, mentre Gerard Canonico che faceva parte del cast del musical Spring Awakening ha sottolineato che era stato un “incubo” per chi, come lui, era un sostituto dei protagonisti:

Ci hai fatto provare la sensazione di non appartenere a quella realtà. Ho provato per anni a essere carino nei tuoi confronti senza alcun effetto. Forse se ti scusassi realmente invece che incolpare la percezione degli altri nei tuoi confronti sarebbe un comportamento migliore.

Melissa Benoist e Abigail Breslin, che hanno lavorato rispettivamente in Glee e Scream Queens, non hanno parlato apertamente della propria esperienza, mettendo però dei like a tweet in cui si criticava il comportamento di Lea Michele.

Marti Noxon, che ha fatto parte del team di produttori di Glee, ha però sottolineato:

In Glee c’erano molti attori che si comportavano male in Glee e non erano donne. Le persone del settore sanno di chi sto parlando. Perché non critichiamo anche loro? Mi sembra che le donne siano le prime a essere attaccate, ma molti uomini non hanno conseguenze nel comportarsi da bulli in posizioni di potere. Perché lo permettiamo? Forse fino a quando fanno guadagnare a qualcuno dei soldi vengono lasciati in pace.

Marti non ha voluto fare i nomi, sostenendo che è il turno dei suoi colleghi uomini farsi avanti e parlare di quanto accaduto.

A difendere Lea è invece stato Dean Geyer, che ha fatto parte del cast di Glee nella quarta stagione.
L’interprete di Brody Weston, che nella serie era fidanzato con Rachel, ha dichiarato:

Lea è ancora una delle mie co-star preferite con cui ho avuto il piacere di lavorare. Lavora con grande impegno ed è divertente trascorrere il tempo con lei. La sua etica del lavoro è talmente forte che ti obbliga sempre a dare il massimo ed è qualcosa che non vedevo l’ora di affrontare ogni giorno sul set. Ho sicuramente imparato molto. Nell’unirmi a uno show così di successo e conosciuto come Glee, sono arrivato sul set aspettandomi di essere conosciuto come il “tizio nuovo” per almeno un mese, ma non è stato per nulla così. Mi sono quasi immediatamente sentito benvenuto e, per essere completamente onesti, Lea è stata la persona più amichevole con me.

Dean ha inoltre sottolineato che non può parlare dell’esperienza vissuta dagli altri, ma ha ribadito:

Da quello che ho visto durante il tempo trascorso sul set, c’era solo una grande professionalità e un vero senso di comunità tra il cast e la troupe. Nessuno ha mai mostrato segni che facessero pensare ci fosse del disagio quando Lea era sul set. Se dovessi basarmi sulla mia esperienza non dovrebbe decisamente esserci nessun motivo per attaccarla.

Fonte: Variety, Just Jared, Daily Mail