Dopo le dichiarazioni di Sean Bean circa la necessità o meno di coordinatori di intimità sul set per le scene di sesso o di nudo, Lena Hall ha deciso di fare alcune precisazioni su Twitter.

La star di Game of Thrones aveva criticato la presenza di queste figure professionali sul set, perché a suo avviso rischiano di spegnere la “spontaneità” nella recitazione di queste scene intime. Aveva poi citato proprio la seconda stagione di Snowpiercer, nella quale ha condiviso con Lena Hall una scena particolare che coinvolgeva un mango, arrivando a dire di pensare che l’attrice non avesse chiesto la presenza di un coordinatore d’intimità per via della sua esperienza nel teatro:

Suppongo che dipenda dall’attrice. Lena Hall ha un background da cabaret musicale quindi era pronta a tutto.

Ora Hall ha pubblicato una lunga precisazione nella quale ha espresso la sua stima nei confronti di Bean e del team di Snowpiercer, ma ha anche sostenuto l’importanza di figure professionali come i coordinatori d’intimità, sempre più presenti sui set:

Probabilmente devo chiarire alcune informazioni pubblicate in questo articolo siccome la gente mi sta chiamando chiedendomi se va tutto bene.

1) Nella famigerata scena del mango non eravamo nudi. Io ero “nuda” (ma non davvero nuda) nella scena della vasca da bagno / suicidio (che immagino sia in quello stesso momento), ma Sean Bean era completamente vestito con uno smoking nella vasca.

2) Solo perché faccio teatro (non cabaret, anche mi esibisco ogni tanto), non significa che sia pronta a fare qualsiasi cosa. Seriamente: dipende dall’altro attore, dalla scena che faremo, dal regista e dalle persone presenti nella troupe durante le riprese.

3) Sean è un attore straordinario e mi ha fatta sentire non solo a mio agio, ma anche come se avessi al mio fianco un vero attore professionista in quelle scene bizzarre. Eravamo noi contro il mondo, e noi dovevamo raccontare quella storia.

4) Se mi sento a mio agio con il mio partner per la scena e con le altre persone nella stanza, allora non ho bisogno di un coordinatore d’intimità. Ma nel caso ci fosse una qualsiasi parte di me che dovesse sentirsi strana, schifosa, sovraesposta etc… Allora metterò in discussione la necessità della scena, oppure chiederò un coordinatore d’intimità.

5) Penso che quando un attore deve interpretare una scena estremamente emotiva (come suicidarsi o subire uno stupro) sia necessaria la presenza di un qualche tipo di supervisore per la salute mentale con cui parlare dopo le riprese. Anche se stiamo solo recitando, stiamo comunque sperimentando una forma di trauma.

6) Quello che penso è che i coordinatori di intimità sono un’ottima aggiunta sul set e penso possano anche aiutare con il trauma sperimentato in altre scene. A volte ne hai bisogno, a volte no, ma ogni singola persona e ogni scena ed esperienza è diversa.

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