La coppia di sceneggiatori e showrunner Tara Butters (Agent Carter) e Marc Guggenheim (Arrow, The Flash e Supergirl) hanno partecipato al Long Beach Comics Expo e hanno rivelato molte curiosità sul loro lavoro e sui progetti di cui si occupano.
Ecco i dettagli più interessanti:

  • Marito e moglie hanno spiegato che non c’è rivalità tra di loro, nonostante lavorino rispettivamente per la Marvel e la DC, non condividono spoiler tuttavia parlano di eventuali problemi nello sviluppare la storia o di alcuni elementi che li entusiasmano particolarmente.
  • Le figlie della coppia non hanno visto molto Arrow, perché è per un pubblico più adulto, anche se apprezzanno il personaggio di Canary. Guggenheim ha ammesso che non sono dei genitori perfetti quindi hanno dato un’occhiata alla serie.
    Agent Carter è invece più adatto a loro e la figlia maggiore vuole indossare un costume di Peggy al Comic-Con, mentre l’altra vorrebbe essere Dottie.
  • Tara ha spiegato che è felice del fatto che la prima stagione di Agent Carter sia stata composta da otto episodi e non sarebbe dispiaciuta se questa struttura venisse mantenuta in caso del rinnovo per una seconda stagione, pensando al gran numero di effetti speciali necessari (circa 200 per ogni puntata), anche se amerebbe un aumento fino a tredici episodi.
  • Butters e Michelle Fazekas hanno parlato della possibilità di ambientare eventuali episodi di Agent Carter in altri periodi storici ma hanno deciso che vorrebbero rimanere nello stesso periodo, anche se forse la location potrebbe essere cambiata e l’azione spostarsi a Hollywood o in Europa. L’unico elemento essenziale è mantenere l’ambientazione prima di S.H.I.E.L.D..
  • Per quanto riguarda il numero di serie ispirate al mondo dei fumetti in continua espansione, Tara è convinta che se le storie sono buone le persone ne verranno attirate. Guggenheim ha aggiunto che i network hanno giustamente voglia di sfruttare la gallina dalle uova d’oro e gli show dedicati ai fumetti sono i nuovi procedural, tuttavia attualmente il numero di progetti di qualità è incredibilmente alto e le persone si stancano solo quando il livello è molto basso.
  • Guggenheim ha raccontato che l’esperienza nel film dedicato a Lanterna Verde gli ha insegnato, insieme a Greg Berlanti, come mantenere il controllo sui progetti a cui si lavora. Rispetto al grande schermo, occuparsi di show televisivi secondo Guggenheim è un modo per mantenersi: “Ogni otto giorni lavorativi, bisogna consegnare un nuovo copione, e come showunner passa tutto attraverso la tua penna. Alle volte quello che viene girato è letteralmente la tua prima bozza. E tuttavia viene girato“.
  • Nel caso di Agent Carter gli autori hanno dovuto presentare tutti i copioni prima dell’inizio della produzione e, durante il processo, si sono resi conto che Peggy e Coulson hanno avuto maggior tempo sullo schermo rispetto ad alcuni degli eroi più importanti dell’Universo Cinematografico della Marvel.
  • Scrivere le scene con protagonisti Jarvis e Howard Stark è molto divertente e sperano che il pubblico reagisca nel modo giusto. La showrunner della serie ha inoltre chiarito che Jarvis è come Felicity: un personaggio non protagonista che offre qualche momento di leggerezza e permette a Peggy di funzionare nel modo giusto.
    Guggenheim ha spiegato: “Inizia sempre con noi che amiamo i personaggi“. L’apprezzamento da parte dei fan via Twitter è piacevole ma in ogni caso la reazione avviene molto dopo la fase di scrittura.
  • Marc ha ricordato che la DC è stata molto disponibile nei confronti della produzione di Arrow, tuttavia un personaggio come Batman non apparirà prima nello show con protagonista Oliver Queen rispetto a Gotham.
  • Tara ha raccontato che tra i personaggi della Marvel vorrebbe apparissero in Agent Carter Namor, e Doctor Faustus anche se non fa parte della stessa dimensione temporale e quindi potrebbero compiere dei cambiamenti con l’approvazione della Marvel, o Captain America per legarsi con il programma Winter Soldier. Quando si vedrà il terzo film con protagonista Chris Evans e altri progetti della Marvel, alcuni elementi introdotti nella serie saranno sviluppati o utili nel contesto generale.
  • Alle volte, durante la stesura degli episodi, dei responsabili della Marvel entravano nella stanza chiedendo di inserire alcuni elementi e poi uscivano senza dire altro. Ogni tanto gli autori esponevano delle idee anche al co-sceneggiatore di Captain America 3 e ne hanno dovuto eliminare alcune perché verranno utilizzate altrove.
  • Guggenheim ha rivelato che è stato il marito di John Barrowman a suggerire l’idea che Thea fosse la figlia di Malcolm Merlyn.
  • Lo showrunner di Arrow ha inoltre spiegato che tra la serie e i fumetti esiste un rapporto sinergico e i cambiamenti possono essere assorbiti facilmente in entrambe le realtà, soprattutto se non sono personaggi principali.
  • Marc ha spiegato che due volte all’anno gli autori dello show si incontrano con i responsabili della DC e ognuno di loro ha una lista di personaggi che vorrebbero utilizzare. Katana era un personaggio suggerito dalla DC e inizialmente gli sceneggiatori volevano usare Ted Kard, ma la DC aveva dei piani per il personaggio, suggerendo quindi Ray Palmer.
  • Guggenheim ha spiegato che in futuro vorrebbero utilizzare Onomatopoeia, villain creato nel 2002 da Kevin Smith e Phil Hester, tuttavia stanno aspettando la storia giusta.
  • Stephen Amell e Grant Gustin doppieranno Barry Allen e Oliver Queen nella serie animata Vixen, che avrà un’atmosfera ugualmente oscura.
  • Butters non ha escluso del tutto che il riferimento a Peggy utilizzando il nome Union Jack potrebbe rivelare che la protagonista è un’incarnazione di quel personaggio perché fa parte della stessa dimensione temporale.
  • Il personaggio di Harley Quinn non potrà arrivare in Arrow perché tra Gotham e il film Suicide Squad, l’unico modo con cui potevano introdurlo è quello utilizzato nella seconda stagione.
  • La coppia vorrebbe un crossover tra i propri progetti, tuttavia il massimo che potrebbero fare è inserire qualche easter egg.
  • Guggenheim ha raccontato che non si sarebbe mai aspettato così tanta passione nei confronti delle possibili coppie nello show e gli autori non avevano alcuna intenzione di dare spazio a una relazione tra Oliver e Felicity, tuttavia il loro feeling ha fatto sviluppare quella parte della trama.
  • Tara ha invece spiegato che uno dei problemi nello scrivere degli episodi ambientati nel passato è stato quello di rendere i dialoghi poco naturali o utilizzare un linguaggio non perfettamente in linea con a dimensione temporale, evitando anche degli stereotipi.
  • Per prepararsi alla creazione di Agent Carter, Tara ha guardato alcuni dei suoi film preferiti degli anni Quaranta e ha letto il romanzo LA Quartet di James Joyce, oltre ad alcuni fumetti di Captain America.
  • Lo showrunner di Arrow ha invece rivelato che il suo problema iniziale era quello di scrivere le scene con Oliver perché inizialmente non parlava molto. Per questo motivo è stato ideato il personaggio di Felicity, che dava maggior spazio alle caratteristiche degli autori.
  • Lo show radiofonico inserito nella puntata Bridge and Tunnel di Agent Carter è stata una delle idee degli autori e avrebbe dovuto essere presente solo nel pilot, ma il regista Joe Russo ha suggerito di utilizzarlo anche nella scena di lotta. Successivamente era stato tagliato, ma Tara e Fazekas hanno chiesto l’opinione del responsabile del montaggio e l’hanno reinserito e poi utilizzato anche nell’ultimo episodio. Gli sceneggiatori hanno ipotizzato anche di realizzare un podcast con delle trame di quindici minuti e ne hanno parlato con Ben Blacker, co-creatore e autore di Thrilling Adventure Hour. Forse, se la serie venisse confermata per una seconda stagione, il progetto verrebbe realizzato.
  • Tara non può inoltre rivelare alcun dettaglio riguardanti il futuro marito di Peggy: “La cosa meravigliosa di Haley Atwell è che ha un ottimo feeling con chiunque“.

Fonte: ComicBookResources