L’attore Michael J. Fox, in un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, ha condiviso le sue riflessioni sulla sua recente esperienza televisiva e commentato la decisione della NBC di sospendere la messa in onda del serial di cui è protagonista, The Michael J. Fox Show, dopo 15 delle 22 puntate previste. Non è infatti ancora stato comunicato se e quando verranno tramessi i rimanenti episodi, tra cui quello in cui l’attore Christopher Lloyd ha avuto una piccola parte come guest star (qui i dettagli).

Michael, a cui è stata diagnostica nel 1991 il morbo di Parkinson, ha raccontato che era pronto a ritornare a lavorare in televisione con un ruolo più impegnativo rispetto alla sua partecipazione a The Good Wife e nessuno gli ha consigliato di non farlo. Le persone si sono solo informate sul suo stato di salute e hanno chiesto se fosse consapevole della fatica che avrebbe richiesto la realizzazione di un serial tv come protagonista. L’attore ha sottolineato:

“Sapevo che sarebbe accaduta una delle due cose: mentre continuavo o sarei diventato più debole o mi sarei rafforzato. E sono diventato più forte. E’ aumentata la mia resistenza. Cose come imparare le battute, che pensavo sarebbero state più dure di quanto lo sono state, sono ritornate naturale”.

Michael J. Fox ha poi ricordato che i suoi figli ormai sono cresciuti e solo il più piccolo, che ha dodici anni, vive ancora a casa. L’attore ha quindi pensato che fosse il momento migliore per provare a realizzare una serie televisiva e la presentazione era andata benissimo. Insieme a Will Gluck e Sam Laybourne avevano illustrato il progetto ai network, raccontando anche alcune storie che sarebbero state mostrate nello show, come quando nel pilot Betsy Brandt prende le uova che Michael sta cercando di servire con molta lentezza e dichiara: “Potresti non cercare una vittoria personale in questo momento? Stiamo morendo di fame”. Nel serial sono infatti stati utilizzati molti aneddoti reali della sua vita, cambiandone magari qualche piccolo dettaglio come trasformare il purè di patate in uova.

Dopo la presentazione Michael è ritornato a New York senza sapere quale network avrebbe accolto con maggior interesse il progetto del The Michael J. Fox Show, ma al suo arrivo ha trovato a casa un’enorme terrina di purè inviata da Bob Greenblatt, supervisore della sezione intrattenimento della NBC. Michael, insieme al suo team di autori e produttori, ha quindi deciso di scartare la proposta della CBS e accettare l’accordo proposto dalla NBC che prevedeva la creazione di 22 episodi. Riguardo alla scelta, l’attore ha spiegato:

“Si può ripensare a ogni decisione e dire “Forse abbiamo dato troppo” o “Forse non c’era abbastanza tempo per dare il via all’operazione in corso e avere tutti i copioni a disposizione. Ma continuo a pensare che fosse la decisione giusta per noi”.

Nel momento in cui è stata annunciata la programmazione del serial nella serata di giovedì è nato un po’ di nervosismo perché The Michael J. Fox Show avrebbe dovuto scontrarsi contro The Big Bang Theory, ma l’unica soluzione per provare ad attirare il pubblico era quella di migliorarsi in modo costante. Michael ha poi rivelato:

“Sono stato deluso dagli ascolti? Probabilmente ha a che fare con quello che affronto quotidianamente, ma non considero le cose in quel modo. Non mi sento male. Non sono arrabbiato. Non penso ci sia il bisogno di puntare il dito contro la scelta dell’orario o cose di quel tipo”.

La star di Ritorno al futuro ha infatti spiegato che le persone, da quando ha rivelato la sua diagnosi, lo guardano negli occhi cercando di scoprire se prova qualche tipo di paura ma quello che vedono è solo il loro stesso timore di stare male o venire emarginati che si riflette nel loro sguardo. Michael è felice di aver potuto mostrare in televisione molte delle situazioni che spaventano la gente, facendo vedere un uomo che ironizza sulla situazione e continua a vivere la propria vita. Parte del suo obiettivo era infatti quello di mostrare la quotidianità di una famiglia, senza sottolineare troppo la malattia di cui si è invece preferito mostrare le reazioni che suscita e scherzarci sopra.
Michael J. Fox ha voluto ricordare:

“Pensavo che sarebbe accaduto quello che succede nella mia vita, ovvero che le persone avrebbero semplicemente accettato la malattia e, sapendo che io rido di tutto questo, in qualche modo avrebbero compreso che va bene se anche loro ci scherzano. E non è ridicolizzare. Queste situazioni si verificano nella mia vita e ho una scelta ogni giorno: se considerarle un affronto o pensare a tutto come se fosse una sfida. Non voglio che la gente provi pietà per me. Vorrei poter prendermi il merito di questa citazione ma non posso: “La pietà è una forma benigna di abuso””.

L’attore ha poi ribadito di amare lo show e le persone che ci lavorano e sarebbe felice di poter proseguire ulteriormente in questa avventura televisiva perché si è stabilita un’atmosfera positiva di collaborazione e prova molta soffisfazione nel realizzarlo. La parte più difficile, secondo lui, è dare il via alle cose ma dopo si può solo continuare e scoprire dove condurrà il percorso intrapreso.
Michael ha quindi concluso:

“Non penso che questo viaggio si sia finito. Ritengo che questi episodi, se verranno programmati in una posizione meno svantaggiata, potrebbero attirare il pubblico e mantenerlo”.

Fonte: The Hollywood Reporter