Nonostante l’appello del creatore di The Wire, che si era espresso dando voce a quello che riteneva essere il desiderio dello stesso Michael K. Williams, il tribunale ha ugualmente condannato a due anni e mezzo di carcere Carlos Macci, l’uomo di 72 anni arrestato per traffico di droga e accusato di essere il responsabile indiretto della morte dell’attore, avvenuta nel 2021.

“Vorrei dire, signor giudice, mi dispiace per quello che è successo”, ha detto Macci, secondo quanto riportato dall’Associated Press.

Dopo la pena detentiva, Macci rimarrà in libertà vigilata per tre anni, con il primo anno trascorso in un centro di trattamento per tossicodipendenti. Le accuse, per le quali l’uomo si era dichiarato colpevole, includevano la distribuzione di sostanze stupefacenti e il complotto per il possesso delle stesse.

Williams è stato trovato morto nel 2021 nella sua casa a Brooklyn, il decesso è stato causato da “intossicazione acuta dagli effetti combinati di fentanyl, p-fluoro-fentanyl, eroina e cocaina”, secondo l’Ufficio del Medico Legale di New York City.

Durante la sentenza, il nipote di Williams, Dominic Dupont, ha sottolineato come Macci potrebbe cambiare la sua vita, dicendo: “Mi pesa vedere qualcuno in una situazione come la sua. Capisco cosa significa essere colpiti dal sistema”.

Nella sua lettera pubblica, David Simon aveva spiegato:

Ciò che è accaduto a Mike è un tragedia raccapricciante. Ma so che Michael avrebbe guardato alla vita dissoluta e desolata del signor Macci, e avrebbe pensato due cose: la prima, è che la responsabilità piena di ciò che è accaduto alla sua vita è di Michael e solo di Michael. La seconda, è che nulla di buono può accadere incarcerando un settantunenne sostanzialmente analfabeta, che per tutta la vita ha lottato contro le dipendenze. [Macci] si è trovato a vendere droga non tanto per fare soldi, ma per far fronte alla sua stessa dipendenza.

Fonte: Deadline