PwC ha diffuso un nuovo studio che dimostra come Netflix abbia ora tanti utenti quanti una televisione via cavo.

Diffusasi negli anni ottanta, la tv via cavo si è evoluta negli anni in una fonte di intrattenimento unica e di qualità per gli spettatori americani, con pay tv come Showtime e HBO. Con l’evoluzione dei servizi in streaming, lo scenario sta cambiando seguendo un andamento molto simile, anche se i network (sia broadcast che via cavo) non sono rimasti a guardare, creando servizi ad hoc (come HBO Go e CBS All Access). Questo non ha fermato l’ascesa di Netflix, che domina lo scenario dello streaming ormai da alcuni anni e che ora, secondo i dati di PricewaterhouseCooper, ha raggiunto le tv via cavo. Secondo un sondaggio effettuato su 2.000 consumatori medi tra i 18 e i 59 anni, con un reddito famigliare superiore ai 40.000 dollari, il 73% è iscritto a un servizio di Pay-TV (in calo rispetto al 79% del sondaggio precedente, nel 2015), e il 73% ha un’iscrizione a Netflix. La cosa interessante non è solo il fatto che sempre più americani “tagliano il cavo”, ma che gli iscritti a un unico servizio come Netflix corrispondano alla somma degli iscritti a una pay tv.

Lo sport è uno dei motivi principali per cui un utente utilizza la pay tv, cosa particolarmente interessante se si pensa che una delle ragioni per cui la Disney ha acquisito la Fox sono i suoi canali sportivi, nell’ottica di rilanciare ESPN con una piattaforma streaming dedicata (ovvero: il futuro è lo streaming, volenti o nolenti, e se ne rende conto anche la più grande e potente media company al mondo).

Tra i dati interessanti, il fatto che i consumatori tra i 25 e i 39 anni siano quelli più propensi a usare internet per guardare la tv via internet (più ancora della fascia 18-24), e che la crescita più consistente rispetto al 2015 provenga dalla fascia 50-59.

Un risvolto particolarmente negativo del sondaggio: l’81% dei consumatori condivide la sua password per lo streaming con gli amici, un problema che i provider di servizi televisivi via internet sono pronti ad affrontare seriamente nel prossimo anno inasprendo controlli e multe.

Fonte: PwC

 

 

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