Netflix ha annunciato i risultati finanziari del primo trimestre del 2023, concentrandosi per la prima volta (come stabilito in precedenza) non tanto sulla crescita del numero di abbonati ma su profitti, ricavi e liquidità.

I dati sono contrastanti: sebbene siano state soddisfatte le aspettative degli analisti di Wall Street sui ricavi e i profitti, le previsioni dello streamer sul secondo trimestre sono inferiori a quello che si aspettano gli analisti, cosa che ha fatto scivolare brevemente il titolo in borsa negli after hours.

Nel primo trimestre dell’anno gli abbonati sono cresciuti di 1.75 milioni in tutto il mondo (+4.9% anno su anno), per un totale di 232 milioni di abbonati. Il trimestre precedente la crescita era stata di 7.66 milioni di abbonati, e per la prima volta non vennero fatte previsioni sul numero di abbonati del trimestre successivo, anche se gli analisti avevano previsto 2.2 milioni di abbonati.

Va ricordato che esattamente un anno fa, Netflix registrò per la prima volta una perdita di abbonati, causando un epocale crollo in borsa (da cui la capitalizzazione deve ancora riprendersi) e una reazione a catena sulle altre media company. Molto è cambiato in 12 mesi: Netflix ha messo in atto diverse strategie, lanciando per esempio a Novembre la versione “base con pubblicità” e un sistema per disincentivare la condivisione della stessa password tra persone che non condividono la stessa abitazione. Durante il secondo trimestre dell’anno questo sistema debutterà anche negli Stati Uniti e in altri paesi.

Scorporando i dati sugli abbonamenti, 100.000 nuovi abbonati sono arrivati dal Nordamerica, 640.000 da Europa, Medio Oriente e Africa, e 1.5 milioni dalla zona dell’Asia-Pacifico. In America Latina, invece, sono stati persi 450.000 abbonamenti.

“In America Latina, come in altri territori in cui abbiamo annunciato i piani per disincentivare la condivisione delle password, abbiamo visto una reazione con la cancellazione dal servizio, cosa che ha avuto un impatto sulla crescita degli abbonati nel breve periodo,” ha spiegato la compagnia. “Ma successivamente assistiamo alla creazione di nuovi account da parte di chi si faceva prestare la password, o altri membri aggiungono account extra pagando”.

Sul piano finanziario, Netflix ha annunciato un utile netto di 1.31 miliardi di dollari, con un utile di 2.88 dollari per azione e ricavi di 8.1 miliardi di dollari. Il dato dell’utile per azione è superiore alle attese, mentre i ricavi sono leggermente inferiori. Ottimo il dato sul flusso di cassa libero, salito a 2.1 miliardi di dollari dagli 800 milioni di un anno fa: gli altri streamer sono tutti pesantemente in rosso su questo fronte.

Diffusi poi i dati dell’ARPU (ricavi medi per utente) nelle varie aree: 16.18 dollari in Nordamerica, 10.89 dollari in EMEA, 8.60 dollari in America Latina e 8.03 dollari nella regione asia-pacifico.

Fonte: Deadline

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