Netflix ha iniziato a ridurre i prezzi degli abbonamenti fino al 50% in oltre 30 paesi. A segnalare la notizia il Wall Street Journal, che spiega che l’obiettivo di questa mossa è attirare più abbonati in un panorama sempre più affollato e competitivo sul fronte delle offerte streaming. I paesi coinvolti sono in Medio Oriente, parti dell’Asia, parti dell’Europa e dell’America Latina, e sono tutti caratterizzati da un reddito medio piuttosto basso e da una scarsa penetrazione di Netflix nel mercato.

La portavoce Kumiko Hidaka ha confermato che la compagnia sta “aggiornando” il listino prezzi dei propri abbonamenti in “alcuni paesi”, senza specificare quali. Il WSJ segnala tuttavia che si tratta di paesi come Yemen, Giordania, Libia, Kenya, Iran, Croazia, Slovenia, Bulgaria, Nicaragua, Ecuador, Malesia, Indonesia, Tailandia, Filippina. Il taglio di prezzi potrebbe ampliarsi poi anche ad altri paesi balcanici e alla Slovacchia.

Si tratta, per certi versi, di una strategia opposta a quella attuata dagli altri streamer negli ultimi mesi: Disney+, HBO Max, Paramount+ e altri hanno infatti iniziato ad alzare i prezzi. Ricordiamo che, nel frattempo, Netflix ha anche lanciato una versione con pubblicità del suo abbonamento base in aree come gli Stati Uniti e l’Europa, con un prezzo più vantaggioso, e sta iniziando l’annunciato giro di vite contro la condivisione della password proponendo anche un sovrapprezzo per aggiungere profili esterni al proprio nucleo domestico.

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