Condividere il proprio account Netflix rischia di diventare un reato negli Stati Uniti? Secondo una sentenza del 5 luglio, utilizzare la password senza l’autorizzazione del proprietario del sistema tecnicamente sarebbe un crimine che viola le regole del Computer Fraud and Abuse Act (CFAA). Il caso che ha portato a questa decisione riguarda un ex impiegato di un’azienda, a cui era stato revocato l’accesso, che ha utilizzato le credenziali di un collega senza l’autorizzazione della società per accedere al sistema.
Il giudice Reinhardt ha sottolineato che il CFAA non riguarda le milioni di persone che condividono le proprio password in modo utile e generalmente innocuo. La situazione non rappresenta un crimine federale, a differenza di quando le persone condividono le password nonostante sia espressamente vietato da siti e datori di lavoro.

La linea di separazione tra chi condivide in modo consensuale la propria password da chi invece sfrutta l’accesso, con l’approvazione dell’utente ma senza quella dell’azienda, è molto sottile e la sentenza potrebbe essere utilizzata per impedire proprio la condivisione degli account dei servizi in streaming.

Reed Hastings, a capo di Netflix, ha dichiarato:

“Amiamo il fatto che le persone condividano Netflix sia che si tratti di due persone su un divano sia che siano dieci. E’ una cosa positiva, non negativa”.

Richard Plepler di HBO ha espresso la stessa opinione:

“Non è che non pensiamo alla situazione, semplicemente non ha alcun impatto sul business”.

Fonte: Collider

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