Ex bambini degli anni ’80 e ’90, è tempo di rispolverare un grande classico della vostra infanzia: ricordate i librigame il cui svolgimento di trama dipendeva esclusivamente dalle vostre scelte? Ebbene, Netflix sta per riproporre quello stesso formato in forma di episodio televisivo della serie animata Stretch Armstrong and the Flex Fighters. Nella puntata, intitolata The Breakout, i tre protagonisti della storia devono rintracciare un certo numero di cattivi fuggiti che causano il caos nella loro città.

Grazie alla visione su un computer o dispositivo analogo, lo spettatore potrà scegliere tra varie opzioni, dirigendo la storia verso un’evoluzione piuttosto che un’altra.

Secondo gli autori dello show Chris “Doc” Wyatt e Kevin Burke, l’idea di creare l’episodio speciale è venuta da Netflix durante una riunione in cui un dirigente dell’azienda ha rivelato come la società stesse sviluppando questa tecnologia, chiedendo se la serie fosse interessata a sperimentarlo. “Abbiamo subito detto di sì”, ha dichiarato Wyatt. “Eravamo appassionati di libri-gioco. L’idea della narrazione ramificata è estremamente interessante per noi. Quindi abbiamo colto al volo l’occasione.”

Aggiunge Burke: “Scriviamo molte serie, ma siamo sempre alla ricerca di nuovi modi in cui adulti e bambini possano sperimentare cose.” Non è la prima volta che Netflix utilizza questa interattività. In precedenza, gli episodi speciali della serie originale animata Buddy Thunderstruck e Il gatto con gli stivali l’avevano implementata. “Ma Stretch è il primo a creare una narrazione a bivio, dove si raggiungono finali diversi e si esplorano diverse trame”, ha detto Wyatt.”

Per tenere insieme le diverse fila della trama, il muro dell’ufficio degli scrittori era coperto da foglietti che tracciavano la storia, collegati da fili “quasi come se stessimo cercando di risolvere un crimine”, come spiega Burke. “Non c’era un percorso lineare. Quindi è stato divertente, perché qualsiasi cosa pensavamo potesse accadere, potevamo scriverla lì e farla accadere. La maggior parte delle volte partorisci un sacco di idee e le butti tutte tranne una, ma in questo caso abbiamo potuto mantenere la maggior parte delle idee.”

Mentre un tipico episodio di Stretch conta circa 27 o 28 pagine, lo script di The Breakout è diventato “una massiccia cosa di 114 pagine”, ha detto Burke. “Era come portare in giro un elenco telefonico.”

Richiedeva anche il triplo della quantità di filmati: “Per un tipico episodio di 22 minuti, spediamo 2.000 piedi (610 metri) di filmati oltreoceano per essere animati dal nostro studio di animazione in Corea. E per questo episodio, abbiamo effettivamente spedito 6.000 piedi. Quindi abbiamo utilizzato 3 episodi del filmato per raccontare la storia”, ha spiegato Wyatt.

“Oggigiorno, mi siedo molto raramente di fronte a un televisore senza avera davanti altri due schermi – telefono o laptop. Penso che interagiamo con gli show mentre li guardiamo almeno da quando cose come il livetweet e wikipedia sono diventati popolari “, ha detto la produttrice esecutiva di The Magicians Sera Gamble. “Penso che sia intelligente per la TV una sorta di snatch control della tua attenzione, fornendo quegli strati extra di stimoli e interattività.”

Quando è stato chiesto in quale serie vorrebbe vedere utilizzare questa tecnologia, la prima risposta di Wyatt è stata Doctor Who: “Se, durante l’infanzia, avessi potuto scegliere vari finali i un episodio di Doctor Who, mi sarebbe piaciuto moltissimo.”

Burke ha poi osservato, “Nel genere horror o investigativo hai un personaggio che risolve enigmi e mette insieme un puzzle. Penso che trarrebbero grande beneficio da questo tipo di narrazione, dove prendi effettivamente una decisione per cercare di seguire i vari personaggi.”

Cosa ne pensate? Quali serie vorreste che presentassero la possibilità di scelte interattive? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: IndieWire

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