ATTENZIONE: L’ARTICOLO INCLUDE SPOILER SUL FINALE DELLA TERZA STAGIONE

“Mi mancherà Vanessa,” confessa Eva Green in un video dietro le quinte del finale della terza stagione (e della stessa serie) di Penny Dreadful diffuso da Showtime poco dopo la messa in onda ieri sera (in Italia la serie va in onda su Netflix). “Sarà davvero dura lasciarmela alle spalle. Avere l’opportunità di interpretare un personaggio così bello è un dono per un attore, e io sono stata davvero fortunata. Ho sempre pensato che Vanessa meritasse di andare verso la luce. La sua fede, nel profondo, è troppo forte, ed è per questo che la Giovanna d’Arco in lei doveva vincere. È un finale davvero straordinario e potente”.

Nel video, il cast e i produttori ringraziano “tutti i Dreadfuls per tre splendide stagioni”:

 

 

Nel frattempo sull’Hollywood Reporter il creatore della serie John Logan e il presidente di Showtime David Nevins entrano nel dettaglio della decisione di concludere la serie con il finale della terza stagione.

Il piano, a quanto pare, era fin dall’inizio quello di far durare la serie solo tre stagioni. Spiega Nevins:

John aveva deciso che il cuore della serie sarebbe stato sempre Vanessa Ives, e che secondo lui tre stagioni bastavano a raccontare la sua vicenda. Penso sia molto interessante vivere in un mondo nel quale ogni serie può avere il proprio ritmo e creare il proprio destino. Questo è uno di quei casi in cui lo stesso creatore ti dice che è meglio per la stessa serie concludersi qui, e tu non puoi che sostenerlo nella sua decisione.

Riportiamo i passaggi più importanti dell’intervista:

Quando avete deciso che questa sarebbe stata la stagione finale?

Logan: A metà della seconda stagione, due anni fa, quando stavo progettando la terza. Alla fine della seconda stagione sapevo che Vanessa Ives si allontana da Dio, brucia il crocifisso e rimane completamente da sola senza l’unica cosa che le dà forza – la fede. Siccome la serie, per me, è sempre stata incentrata su una donna, la sua fede e il suo rapporto con Dio, ho pensato che l’idea di lei che tornava da Dio e raggiungeva una sorta di apoteosi sarebbe stato il finale appropriato. Mentre iniziavo a pensare alla terza stagione, mi sono reso conto che sarebbe dovuta andare a finire così, che quello fosse il finale giusto per il personaggio. Ne ho discusso con Eva, e poi ho parlato con David Nevins della direzione che avrebbe preso la stagione.

Nevins: Gli ho chiesto un po’ di volte se era sicuro di voler chiudere qui, visto che sono personaggi splendidi. Ma era chiaro che John aveva ragione, e che la serie aveva bisogno di Vanessa, non sarebbe stato furbo continuare senza di lei. Quindi piuttosto rapidamente ho dato il mio ok. A quel punto ci siamo chiesti: come gestiamo questa informazione? Tradizionalmente, si annuncia che questa è l’ultima stagione e basta. Ma pensavo che in questo modo avremmo tolto la sorpresa, avremmo rovinato molte delle sue emozioni. L’episodio inizia senza i tradizionali titoli di testa e questo fa capire perché è l’episodio finale, si conclude con “The End”.

In Penny Dreadful sei stato showrunner per la prima volta. Hai scritto i primi 22 episodi e poi hai coinvolto nuovi sceneggiatori per gli ultimi. Qual è la lezione più importante che hai imparato?

Logan: Delegare e cercare sostegno. Quando ho iniziato, la mia esperienza era quella di autori come Martin Scorsese e Ridley Scott, un taglio cinematografico che non regge in televisione. Questa è la lezione più grande che ho imparato: coinvolgere giovani sceneggiatori.

Nevins: Questa storia si è conclusa nel modo giusto, in modo soddisfacente. È un segnale di dove si trova oggi la televisione, e ci sono vari modi per farlo. Twin Peaks è un modo, Purity durerà 2′ episodi. Non serve arrivare a 100 episodi per lasciare il segno o ottenere un ritorno economico soddisfacente.

Cosa ne pensate? Seguivate Penny Dreadful? Ditecelo nei commenti!

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