Tutto è bene quel che finisce bene: la storia d’amore tra Mr. Big (Chris North) e Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), al centro delle sei stagioni di Sex and the City, ha avuto un coronamento più che felice, per la gioia di (quasi) tutti i fan dello show targato HBO. Tuttavia, Candace Bushnell – i cui articoli per il New York Observer hanno poi costituito l’omonimo libro da cui è stata tratta la fortunata serie – ritiene che, nella realtà, la vicenda sentimentale dei due personaggi si sarebbe conclusa in ben altro modo.

“Penso che, nella vita reale, Carrie e Big non sarebbero finiti insieme,” ha dichiarato Bushnell in un’intervista rilasciata a The Guardian. Una conclusione in aperto contrasto col finale di serie, che vedeva Big – dopo un numero imprecisato di rotture, riappacificazioni e tradimenti da ambo le parti – dichiarare il proprio amore a Carrie; a maggior conferma sono arrivati anche due film che, sebbene mostrassero ennesimi dubbi e crisi all’interno di un legame ormai sancito dal vincolo matrimoniale, ribadivano l’imperituro amore dei due personaggi.

Non sono mancate, per la verità, critiche da parte di una fetta di pubblico, convinta che la conclusione del franchise fosse troppo edulcorata, trattandosi di una serie che non aveva risparmiato, in passato, momenti di una certa drammaticità. A questo proposito, Bushnell ha voluto spiegare la scelta sceneggiatoriale di concedere a Big e Carrie un lieto fine, inquadrandola nel contesto generale di allora. “A quel punto, la serie tv era diventata davvero popolare,” ha dichiarato a The Guardian.

“Gli spettatori erano così coinvolti nella storyline di Carrie e Big da farla diventare un po’ come quella di Mr. Darcy ed Elizabeth Bennett [protagonisti di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, ndr]. Erano diventati una coppia iconica, e le donne ci si identificavano profondamente; avevano iniziato a dire ‘ho trovato il mio Mr. Big’ o ‘ho appena rotto con il mio Mr. Big’. Era diventato parte del lessico comune,” ha continuato, “e quando la gente sta lavorando a una serie tv, si tratta di show business, non di arte; quindi, a quel punto, era una cosa fatta per il pubblico e non stavamo pensando all’impatto che questa scelta avrebbe avuto dieci anni dopo.”

Qualche rimpianto persiste, quindi, a dispetto di un successo che si fa ancora sentire a distanza di tredici anni dalla conclusione della serie tv, che ha meritato anche uno spin-off – per la verità non molto fortunato – dal titolo The Carrie Diaries, andato in onda dal 2013 al 2014. Voi cosa ne pensate? Siete rimasti soddisfatti della conclusione data alla serie? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.

Fonte: Entertainment Weekly