Steven Moffat ha parlato con Entertainment Weekly dell’attesa quarta stagione di Sherlock, di cui ancora non si conosce alcun dettaglio.
Ecco le sue dichiarazioni più interessanti:

  • Il co-creatore dello show ha rivelato che nessuno sta facendo una domanda la cui risposta sarebbe molto interessante: “Abbiamo ideato qualcosa, penso, io e Mark Gatiss…e siamo veramente esultanti su una piccola cosa che abbiamo impostato e di cui nessuno parla”. Questo è stato possibile nonostante la grande attenzione dei fan. Steven ha ricordato: “Non è che siamo stati intelligenti. Non lo sappiamo mai. Alle volte le persone impazziscono per una cosa che pensiamo sia abbastanza irrilevante e ignorano completamente quello che hanno davanti“.
  • Moffat ha spiegato che non hanno ancora iniziato a scrivere gli episodi ma ha ricordato che la prima stagione era dedicata alla nascita dell’amicizia tra Sherlock e Watson, la seconda alle fasi che li hanno formati e a sentimenti come amore, paura e perdita. Le ultime puntate andate in onda hanno invece mostrato i giorni migliori, un elemento non sempre presente negli adattamenti di Sherlock Holmes che non permettevano di mostrarne i lati divertenti e l’umorismo. La quarta stagione sarà quindi dedicata alle conseguenze e, anche se avrà degli elementi più leggeri, mostrerà che alcune cose del passato possono ritornare per fare del male: “E’ divertente ed esilarante in alcuni giorni, ma in altri sarà terribilmente pauroso“. Probabilmente gli episodi saranno maggiormente legati a loro rispetto al passato, un po’ come si era fatto nella terza stagione grazie al personaggio di Mary. Moffat ha dichiarato: “Saranno come tre film indipendenti, della durata di 90 minuti ciascuno e, come al solito, ci sarà un mistero continuo“.
    Le puntate saranno piene di eventi e molto emozionanti e saranno divertenti e un ottimo intrattenimento, lasciando agli spettatori la voglia di vedere la quinta stagione. Steven ha ricordato che gli episodi precedenti hanno raccontato come John si è sposato e sua moglie ha ottenuto l’approvazione dell’amico, e poi tutto è andato in frantumi, quindi il prossimo capitolo della storia sarà intenso.
  • L’atmosfera della serie sarà comunque, come nelle precedenti stagioni, molto diversa di episodio in episodio, lasciando spazio anche all’umorismo.
    Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, inoltre, apprezzano Sherlock perché possono continuamente mettersi alla prova, non sicuramente per una questione economica, per questo gli autori sono impegnati a offrire loro il miglior materiale possibile per dimostrare il proprio talento e spesso riguardano i precedenti lavori dei due attori per ricordarsi cosa sono in grado di fare.
  • Andrew Scott è stato molto apprezzato dai fan di Sherlock ma Moriarty non è mai stato un personaggio destinato a rimanere a lungo, perché la storia non è quella di un detective contro un genio del crimine. La decisione di uccidere il personaggio è stata presa perché si era scelto di mostrare le conseguenze di quel momento. Andrew ha ottenuto un paio di scene in più in The Reichenbach Fall e l’attore chiede sempre se ritornerà in scena, magari grazie a qualche flashback.
  • Steven pensa che Sherlock dovrebbe essere trasmesso in tutto il mondo in contemporanea per evitare spoiler e la pirateria, e ha poi rivelato che il budget non è stato incrementato e che è sempre un po’ frustrante e noioso cercare di ottenere i fondi necessari alla realizzazione delle puntate.
  • Moffat è ritornato poi a parlare du un potenziale crossover tra Sherlock e Doctor Who, che lui sarebbe disposto a concedere ai fan: “Ma sono stato convinto da Mark, Benedict, Sue Vertue e Martin che hanno detto: ‘Guarda, non sarà mai abbastanza buono quanto pensano’. E io rispondo ‘Sì, ma noi lo tireremo fuori e lo realizzeremo bene’. ‘Sì, ma non puoi sempre dare a tutti ogni cosa che vogliono’. E sono nella situazione in cui lo farei. Ma penso che abbiano ragione“.
  • Il co-creatore di Sherlock ha poi lodato il lavoro degli spettatori, dalle fan fiction alle fan art: “E’ un modo grandioso per imparare a lavorare“. Mettersi alla prova, secondo Moffat, è un modo fantastico per imparare, entusiasmante e creativo: “Mi rifiuto di ridere di tutto ciò perché sono un uomo che scrive una fan fiction di Sherlock Holmes per lavoro!“. Steven ha poi lodato Cinquanta sfumature di grigio proprio perché ha saputo trasformare una passione in qualcosa che tutti vogliono leggere e in grado di dare vita ad attività redditizie: “Non ‘è molto buono’? Secondo quali standard non lo è se vagonate di persone lo amano? ‘Perché non andate a vaf*****?’. Non è per me, ma penso sia incredibilmente intelligente“.
  • Steven ha poi spiegato che non sa i dati ascolto di Sherlock o Doctor Who negli Stati Uniti e, con l’arrivo di Netflix e la pirateria, è tutto ancora più confuso. Quello che sa, tuttavia è che Benedict è una delle persone più famose al mondo e in gran parte grazie a Sherlock e questo lo rende molto più popolare rispetto ai protagonisti di Elementary.
  • Per quanto riguarda le potenziali guest star dei nuovi episodi, non è ancora stato deciso nulla ma già avere Cumberbatch e Freeman nel cast, due delle star britanniche più famose, rende complicato, anche economicamente, coinvolgere altre persone importanti, oltre a essere un elemento che non aggiungerebbe molto allo show.
  • Moffat ha infine concluso ricordando ai fan che se Sherlock fosse stata una serie convenzionale sarebbe già terminata perché i due protagonisti non avrebbero mai accettato di lavorare per il resto della loro vita a un progetto che avesse richiesto una presenza troppo costante sul set, perché vogliono mettersi alla prova con lavori diversi. Quindi il pubblico dovrà un po’ aspettare: “Paragonateci a Sherlock Holmes di Guy Ritchie: noi ne abbiamo fatti 10, lui 2. O pensate a ogni quanti anni potete avere un film di James Bond. Avrete un’esperienza più ricca e duratura nel modo in cui lo stiamo realizzando“.

Fonte: EW