Il regista Spike Lee ha sfruttato la sua serie She’s Gotta Have It per criticare l’Academy.
La protagonista Nola Darling (DeWanda Wise), in una scena del primo episodio dello show targato Netflix, porta nel suo appartamento Mars Blackmon (Anthony Ramos), uno dei suoi amanti, e uno dei quadri appesi sulle mura della casa mostra Denzel Washington nel film Malcolm X, distribuito nei cinema nel 1992.
Nola inizia quindi a condividere la sua opinione sul motivo per cui l’attore non ha conquistato l’Oscar per la sua performance, sottolineando che si sono verificati dei comportamenti poco corretti e aggiungendo: “Era troppo nero, troppo forte“. La protagonista spiega poi perché Al Pacino ha ricevuto la statuetta, dichiarandosi convinta che sia stata una decisione presa per rimediare agli errori compiuti in passato, non avendolo fatto vincere con la sua interpretazione in film come Il Padrino, Il Padrino: Parte II, Serpico e Quel pomeriggio di un giorno da cani:

“Quindi hanno dato a Pacino l’Oscar che meritava da tempo e lo stesso è successivamente accaduto a Denzel con Training Day, premio che avrebbe comunque dovuto vincere, quindi l’Academy è ancora in debito con lui. E fanno meglio a non fregarlo con Barriere!”.

Nella realtà è stato Casey Affleck a conquistare l’Oscar nel 2017 e secondo alcune ipotesi apparse online la battuta sarebbe stata aggiunta in un secondo momento per rendere più forte la critica di Spike Lee nei confronti dell’Academy.

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La protagonista della serie, che ha debuttato oggi su Netflix, è Nola (DeWanda Wise), un’artista di Brooklyn di circa venti anni che lotta per capire se stessa mentre trascorre il suo tempo con gli amici, lavorando, e con i suoi tre amanti: il modello Greer Childs, l’esperto in finanza Jamie Overstreet e un fenomeno dei social media, personaggio interpretato da Anthony Ramos.

Fonte: Indiewire