Sono stati annunciati ieri i palinsesti della stagione 2018/2019 dei canali Rai, con tutti i titoli che verranno proposti da Rai Fiction. In particolare, sono state diffuse immagini e informazioni di serie attese come L’Amica Geniale, Il Nome della Rosa e la seconda stagione de I Medici.

Trovate tutte le informazioni qui sotto, sfogliate la gallery per le foto e i dettagli su tutte le serie!

Una stagione di grandi storie per la fiction Rai, tra novità assolute e attesi ritorni.

Rai Fiction è un riconosciuto marchio di qualità, che negli ultimi anni ha consolidato il proprio primato in termini di ascolto e di pubblico grazie a una vision e a una linea editoriale articolata, caratterizzata da un’attenta diversificazione dell’offerta, dal lavoro di sperimentazione su generi e linguaggi e dalla spinta sempre più accentuata
verso l’internazionalizzazione.

La stagione 2018/2019 si caratterizza per la presenza di titoli sfidanti, realizzati in un’ ottica coerente agli standard della nuova serialità internazionale. Un bouquet variegato, innovativo e per tutti i pubblici, frutto di una creatività e di una macchina produttiva capace di coniugare cura artigianale e dimensione industriale, in un processo di collaborazione armonico con le diverse realtà produttive italiane: dalle majors agli indipendenti.

Elementi di forza che hanno permesso alla fiction Rai di guadagnarsi un ruolo da protagonista sulla scena internazionale, collocandosi con autorevolezza nel grande mercato globale del racconto audiovisivo. Un traguardo che apre prospettive nuove ed entusiasmanti con idee e progetti che portano nel mainstream della serialità internazionale il valore universale del nostro patrimonio culturale, letterarioeartistico. Il valore della nostra Storia e dellenostrestorie. Perché la fiction Rai racconta l’Italia agli Italiani e l’italianità al mondo.

La fiction prodotta per la prima rete ha il passo del grande racconto popolare e dell’immaginarioitaliani,delle trame e dei personaggi con cui identificarsi perché fondatisull’attualità e la memoria, i valori, I conflitti e le speranze comuni. Grandi interpreti in cui il pubblico amerà riconoscersi; registi d’eccellenza in un percorso qualitativo che interseca cinema e fiction. Grandi interpreti in cui il pubblico amerà riconoscersi; registi d’eccellenza in un percorso qualitativo che interseca cinema e fiction. L’offerta si articola su tutti i formati, dalla lunga serialità alle serie, dal tv movie alla fiction-evento e si compone di una pluralità di generi, aperti a scambi e contaminazioni.

Le serie. Nel poliziesco due titoli per l’autunno. La seconda stagione de I bastardi di Pizzofalcone, dai romanzi di Maurizio De Giovanni, regia di Alessandro D’Alatri, con i sette protagonisti, a partire da Alessandro Gassman, che dopo il riscatto devono mettere alla prova la loro coesione in una Napoli dalla quotidianità borghese. E la neonata coppia degli opposti, Nero a metà. L’ispettore Carlo Guerrieri (Claudio Amendola) è un bravo poliziotto che ha passato la carriera sulla strada. Proprio quando Carlo è convinto che nulla potrà più sorprenderlo, irrompe nella sua vita un collega fresco di accademia, brillante, ambizioso e… nero. La regia è di Marco Pontecorvo.

Un grande romanzo popolare è invece La vita promessa, che racconta di una famiglia siciliana emigrata nell’America del proibizionismo e della crisi del 1929, con al centro la forza di una donna coraggio come Carmela/Luisa Ranieri. Regia di Ricky Tognazzi per l’ultimo travolgente racconto dell’indimenticata Laura Toscano.

Sul versante comedy, ibridato con il legal, la seconda serie di Non dirlo al mio capo, diretta da Riccardo Donna. Tutte le complicazioni possibili per Lisa Marcelli/Vanessa Incontrada, generosa e maldestra, una famiglia a carico, bugie, un triangolo sentimentale, verità nascoste e un capo con cui è difficile confrontarsi (Lino Guanciale).

Nuove puntate anche per Una pallottola nel cuore, giunta alla terza stagione. Con la consueta ironia e umanità, Gigi Proietti torna tra le strade e i vicoli di Roma nei panni del cronista di nera Bruno Palmieri per indagare su vecchi casi di cronaca irrisolti.

Infine, una grande novità per il pomeriggio di Rai1: la versione daily di una serie di successo, Il Paradiso delle Signore, dal lunedì al venerdì. Milano, una generazione al femminile nel passaggio fra gli anni Cinquanta e i Sessanta.

Poi, i titoli evento.
Due le novità dell’autunno, che nascono da prestigiose coproduzioni internazionali e che incarnano il salto di qualità della fiction Rai. Titoli attesissimi anche all’estero che dimostrano quante risorse narrative – e non solo – custodisca l’italianità.
Una nuova stagione – con Lux Vide, Big Light, Altice Studio e la distribuzione di Beta – per Medici. Un progetto che si rilancia con un cast stellare, la supervisione di Frank Spotnitz e i migliori talenti, le migliori professionalità italiane ed internazionali. Al centro delle nuove puntate Lorenzo il Magnifico e un capitolo straordinario del nostro Rinascimento: Firenze, una sintesi impareggiabile di potere e bellezza, violenza e ricchezza.
Altra epoca, il dopoguerra a Napoli, per L’amica geniale, una grande coproduzione HBO- RAI tratta dai best-seller di Elena Ferrante. La forza di un successo letterario italiano che ha conquistato il mondo. Due ragazzine, una storia di riscatto femminile, un’amicizia che dura una vita, piccola e grande Storia che si intrecciano. Elena Ferrante firma le sceneggiature con Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo che ne è anche straordinario regista.

Il nuovo anno vedrà il debutto di un’altra grande coproduzione internazionale – con AMC e Tele München – che solleva grandi attese e fa sua la sfida di portare al grande pubblico uno dei capolavori della nostra letteratura nazionale, Il nome della rosa di Umberto Eco. In un’abbazia del Medio Evo, un avvincente thriller che parla a tutte le latitudini, per la regia di Giacomo Battiato e con un cast internazionale a partire da John Turturro e Rupert Everett.

Forti del successo delle precedenti stagioni, si ripropongono poi in primavera due lunghe serie, due classici di Rai1 rinnovati con l’ingresso di nuovi personaggi e rafforzati nella capacità di stare dentro i problemi della quotidianità. Un passo dal cielo: paesaggi mozzafiato, natura e casi di cronaca, pubblico e privato di un forestale; e Che Dio ci aiuti, ulteriore evoluzione di un convento-famiglia sul perno di Suor Angela/Elena Sofia Ricci.

Nuove indagini anche per L’allieva, con Alice/Alessandra Mastronardi alle prese con delitti, medicina legale, inchieste e palpiti sentimentali.

Due titoli confermano la volontà di allargare ulteriormente il perimetro dei generi e di approfondire l’attualità. La compagnia del cigno, coming of age ideato e diretto da Ivan Cotroneo, storia di crescita, ostacoli e attese di un gruppo di giovani che diventano adulti in un istituto musicale di Milano. E L’Aquila – Grandi speranze, per la regia di Marco Risi, che racconta il dopo del terremoto e sceglie il punto di vista dell’adolescenza per restituire il dramma di chi ha visto distrutta la propria città, ma insieme guarda verso il futuro e scopre la vita.

E veniamo ai tv movie. Basta una paio di baffi è uno dei nuovi capitoli della collection Purché finisca bene e mette in scena una scoppiettante commedia en travesti all’insegna delle schermaglie d’amore, con la chef Antonia Liskova, il promesso del cuore Sergio Assisi e il pigmalione Marco Bonini.

A conferma della duttilità del formato, anche titoli che raccontano storie vere, segno forte della missione di servizio pubblico, legate ai valori di legalità e senso civile in cui si riconosce il nostro Paese. Ne è un esempio Liberi di scegliere per la regia di Giacomo Campiotti: il nodo di un figlio conteso fra la famiglia di ‘ndrangheta e lo Stato, impersonato dal giudice Lo Bianco interpretato da Alessandro Preziosi.

Fra i ritratti che attualizzano personaggi della memoria e del costume del Paese, Io sono Mia, tv movie diretto da Riccardo Donna. Dopo Modugno e De André, un’altra grande interprete della musica italiana: Mia Martini. Una personalità appassionata e controversa e l’intensità tormentata della sua vita e della sua voce.

L’offerta si arricchisce e si consolida.

Rai2 – così come Rai3 – è un territorio complementare a Rai1, dove spingere in avanti il lavoro di sperimentazione sui linguaggie sui generi. Da un lato, nuovi innesti, dall’altro continuità con personaggi e mondi che hanno fidelizzato un rapporto con un pubblico curioso, desideroso di essere sorpreso, disponibile a novità e trasgressioni.

Un atteso ritorno per Rocco Schiavone/Marco Giallini, il vicequestore creato da Antonio Manzini. Quattro puntate, il passato sempre in agguato e il conto non risolto della vita. Nuova stagione per L’ispettore Coliandro/Giampaolo Morelli: una Bologna in chiaroscuro e nuovi casi per un poliziotto fuori schema, sgangherato e tuttavia coerente, sul versante pulp del poliziesco.

In primavera torna anche Leonardo Cagliostro/Lino Guanciale nella seconda serie de La porta rossa a Trieste. Una contaminazione di generi per un racconto di crescita e superamento dei propri limiti con un protagonista ancora intrappolato nel mondo dei vivi.

Esordio invece per Suburra – La serie, prequel che nasce dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini e dal film di Stefano Sollima, prima coproduzione Rai con Netflix. Ostia, (mal)affari, tre giovani protagonisti che s’incontrano nella loro diversità.

Su Rai3 un grandissimo appuntamento: Antonio Albanese, che per la prima volta si misura con il racconto seriale della televisione. Un formato inedito – trenta minuti di ironia e paradossi – per I Topi, un latitante mafioso autorecluso in un bunker con tutta la famiglia.

E un appuntamento ormai tradizionale con lo zoccolo duro di un pubblico di affezione. Un posto al sole, al ventiduesimo anno, amplia il coro dei personaggi e continua nella sua trama napoletana, sempre attenta ai temi del sociale e dell’attualità.