Stephen King sta conoscendo un nuovo livello di coinvolgimento da quando si occupa di Under The Dome come produttore esecutivo.

Come già sapete, lo show della CBS – ora giunto alla sua seconda stagione (la première negli USA è fissata per il 30 giugno) – trae ispirazione dal romanzo dell’autore, The Dome, e quest’ultimo ha parlato di come si rapporta con la sua attiva partecipazione nello sviluppo degli episodi:

Essere direttamente coinvolti è una responsabilità. Spesso dico alle persone che la situazione ideale sarebbe, se è un successo, poter dire ‘Si basa sul mio lavoro.’ Mentre se non è un successo lo sarebbe poter dire ‘Beh io non ho avuto nulla a che vedere con questa cosa.’

Quindi, in parole povere, lavorare in Under The Dome ha messo finalmente King nella posizione di dover gestire tale responsabilità perché, guardando indietro ai molti suoi lavori trasposti, era sempre stato poco coinvolto: “Under The Dome mi ha dato la possibilità di impostare l’arco narrativo per la stagione, e adesso ho un po’ più di contributi da dare su quello che accadrà.

King ha inoltre aggiunto di aver accolto con piacere il prolungarsi della serie, perché pensa che il libro alla fine sia stato un po’ troppo “condensato” rispetto a quanto aveva pianificato in principo, perché la storia si esaurisce nel giro di tre/quattro settimane, mentre lui all’inizio aveva pensato a una timeline di alcuni mesi.

Fonte: L.A. Times via HuffPost