La seconda stagione di Summertime, la serie originale Netflix prodotta da Cattleya, arriverà domani in streaming e i protagonisti hanno presentato il nuovo capitolo della storia dei giovani protagonisti alla stampa, svelando le sfide dei loro personaggi e gli ostacoli personali affrontati durante la produzione, condividendo inoltre qualche riflessione sulla rappresentazione delle tematiche che vengono portate sul piccolo schermo.

Gli episodi inediti prendono il via dopo gli esami di maturità sostenuti da Summer, Edo e Sofia, mentre Ale è in Spagna dove sta correndo per una nuova scuderia e ha iniziato una relazione con la sua compagna di squadra Lola, e Dario prova a trovare la propria strada. La situazione non è delle più semplici nemmeno tra gli adulti: Isabella prova ad avere una seconda opportunità nel mondo della musica, Antony cerca di riallacciare i rapporti con le figlie, Loris ha una nuova fidanzata, e nuovi arrivi come Rita fanno i conti con le difficoltà della vita quotidiana delle madri single.

Lo show affronta molte tematiche in cui gli spettatori possono rispecchiarsi, ma i protagonisti hanno voluto sottolineare come Summertime non si proponga come uno strumento per comprendere la generazione degli adolescenti. Ludovico Tersigni ha dichiarato:

Offriamo un’opera di finzione, è un racconto, una modalità narrativa, quindi abbiamo creato dei personaggi per creare una storia. Il messaggio che offriamo è semplicemente una visione, una fruizione, io non sono un sociologo o un professore universitario e non credo di poter sapere che impatto potrebbe avere Summertime sulle generazioni a venire. Sono però sicuro che sia molto divertente guardarla e che se ve la perdete state sbagliando qualcosa, perché a me è piaciuta tanto.

Giovanni Maini ha aggiunto sull’argomento:

Credo sia difficile rappresentare una generazione o comunque un periodo della vita di una persona attraverso una serie perché è impossibile comprendere tutto quello che accade tra gli adolescenti di adesso. Ci sono magari delle fasi della propria vita in cui ci si rivede nel tormento rappresentato dalle serie americane e in altre che si è più vicini a quello che proponiamo noi. Attraverso una serie è difficile dare una visione universale di una generazione.

La seconda stagione mostra tutti i personaggi in una fase della propria vita in cui si è alla ricerca di risposte e si affrontano cambiamenti, elemento che si lega anche all’esperienza personale dei protagonisti, come hanno spiegato ai giornalisti.

Lucrezia Guidone, interprete di Rita, ha raccontato:

Personalmente mi è capitato di sentirmi in una fase della mia vita in cui c’era bisogno di una scossa, di lasciarsi andare. Conosco questa sensazione e so quanto è difficile, soprattutto nel campo delle relazioni e nei rapporti in generale. Il mio personaggio è sicuramente un po’ portavoce di questa situazione: è una donna forte, che lavora, che può contare solo su se stessa, è una madre single ed è abituata a tenere tutto sotto controllo. Questo incontro con Dario fa vacillare un po’ questa sua fortezza ed è stato bello portare in scena questo percorso con un compagno di viaggio come Andrea Lattanzi che è un attore strepitoso e in generale con tutto il cast. Sono stata una new entry fortunata perché è stato bello il confronto con tutti.

Thony, che ha ripreso la parte di Isabella, ha ribadito:

Io scopro che ogni set può contare su un’energia diversa: quella del regista, degli altri attori… Quando inizio un lavoro parto con una certa idea e poi il primo giorno sul set mi stravolge davvero tutto. Mi sento in un momento in cui devo continuare a essere aperta nei confronti di questo lavoro, del cambiamento… Lo sento sia nella musica sia nel mio impegno come attrice.

Nelle nuove puntate di Summertime Alberto Boubakar Malanchino è una presenza maggiormente importante rispetto al passato e l’attore ha raccontato:

Sono stato felice di entrare a far parte di questo cast ed è stata un’esperienza molto entusiasmante, soprattutto perché nella prima stagione Antony arrivava alla fine ma si parlava molto di lui. Questa situazione si è rispecchiata anche nella mia esperienza personale, essendo arrivato in corso d’opera. Sono stato accolto davvero bene e ho cercato di utilizzare questo ponte tra me e il mio personaggio per la mia interpretazione. Nella mia vita professionale mi sento ugualmente in una fase di passaggio dopo una prima fase della mia carriera che è stata molto all’insegna della formazione, dello studio e tanto teatro.

Tra le new entry c’è Amparo Piñero Guirao nella parte di Lola e l’attrice spagnola ha apprezzato il modo in cui è stata delineata la campionessa di motociclismo:

Penso che un’artista debba sempre mantenere una certa apertura e la mia opportunità è stata in Italia, poi sono tornata in Spagna per un ruolo completamente diverso rispetto a Lola, ed è stato essenziale essere disposta a cambiare e adattarsi. Parlando di Lola, il mondo della moto è quasi totalmente al maschile e deve trovare la forza di dimostrare che può correre e questo mi ha reso molto orgogliosa del mio personaggio.

Il secondo capitolo della storia ispirata a Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia affronta principalmente il tema della sfida e della crescita personale. Thony ha ricordato:

Quando stavano scrivendo la sceneggiatura, Francesco Lagi mi ha chiamata e mi ha chiesto ‘Ti andrebbe bene se Isabella scrivesse delle canzoni nuove? Ti va di creare delle canzoni per questo personaggio?’. Io ho subito risposto ‘Certo!’. La possibilità di poter unire la musica con il mio personaggio in modo così stretto, vicino e incantenato è la cosa più bella che mi potesse succedere, quindi ho accettato a cuore aperto. Sapendo questo dettaglio ho immaginato che Isabella avrebbe compiuto un cambiamento. Nella prima stagione era sempre abbastanza depressa e piagnucolosa perché non riusciva a prendere le redini di questa vita, nella seconda prende invece una strada verso l’idea che ha di se stessa, verso il raggiungimento di quella che potrebbe essere la sua ipotetica felicità. Si tratta di un cambiamento così importante, elemento che amo della serialità che permette di mostrare questo percorso.

Coco Rebecca Endogamhe ha invece parlato delle difficoltà affrontate nel 2020:

Una delle sfide di Summer è quello di chiarirsi le idee, capire cosa vuole davvero, e prendere una decisione per se stessa. Personalmente tornare a girare la seconda stagione è stato davvero molto bello, soprattutto perché ci siamo ritrovati un anno dopo, tutti più grandi, maggiormente consapevoli, in particolare noi che abbiamo iniziato la nostra carriera con la prima stagione, con un rapporto più stretto. Questo mi ha aiutato moltissimo, in particolare durante le riprese, anche perché venivamo da un periodo abbastanza difficile come quello del lockdown, tre mesi senza poter uscire e senza un contatto sociale e umano con le persone che non rientravano nell’ambito della famiglia o con chi eravamo a stretto contatto. Subito dopo il lockdown, inoltre, io ho avuto gli esami di maturità e poi sono stata catapultata sul set a girare, è stato un susseguirsi rapidissimo di eventi. Per me la sfida più grande è stata quella di rimanere concentrata e affrontare questa seconda stagione con le idee chiare, sapendo che era solo il mio secondo anno di set, mi sento ancora molto acerba e ho ancora tanto da imparare.

Ludovico Tersigni ha invece ripreso il ruolo di Ale con delle tempistiche diverse rispetto ai suoi colleghi, situazione che ha causato qualche problema:

Le sfide di Summertime sono tante e dovremo superarne ancora. Per me è stato forse difficile rimanere concentrato fino all’ultimo perché non ho girato quasi nulla da luglio a settembre, e ho realizzato la maggior parte delle scene a ottobre quando quasi tutti gli altri avevano già finito e io, invece, avevo anche sei-sette scene al giorno tutti i giorni. Sono arrivato sul finale però è stato un modo per capire che se si accetta un lavoro bisogna essere pronti a portarlo avanti fino alla fine e ho cercato di dare il meglio, spero che si veda sullo schermo.

Giovanni Maini ha parlato degli ostacoli che affronta Edo sottolineando:

Il mio personaggio ha la sfida rappresentata dal dover staccare questo cordone ombelicale che lo lega a casa, a Summmer, al contesto in cui è cresciuto ed è sempre stato un suo desiderio, ma tra dirlo e poi effettivamente farlo c’è molta differenza e un po’ di paura.

Amanda Campana sull’argomento ha aggiunto:

Per Sofia probabilmente la sfida più grande è stata cercare un posto per lei, la sua strada. Lei è un po’ quella senza le idee chiare, che non sa se è nel posto giusto. Per lei, anche nelle relazioni, la vera sfida è con se stessa perché deve ancora capire cosa vuole.

L’interprete di Dario, Andrea Lattanzi, non ha invece condiviso molte anticipazioni riguardanti quello che accadrà al suo personaggio:

Per il mio personaggio è una questione di crescita personale, che è un po’ quello che lega tutti i protagonisti.

Amparo ha spiegato il contesto in cui si trova la nuova fidanzata di Ale:

La sfida più grande di Lola è trovare il modo di farsi rispettare nella sua scuderia perché guida la moto fin da quando era piccola, ma è un mondo molto al maschile. E poi, ovviamente, la situazione sentimentale con Ale che è un po’ difficile, senza ovviamente fare spoiler!

Lucrezia Guidone, infine, ha spiegato:

La sfida più grande di Rita è capire se lasciarsi andare veramente con Dario e quindi lo vede quasi un attacco alla sua quotidianità fatta di cose che ha ottenuto da sola. Ora deve rimettere in discussione tutto, situazione che fa sicuramente paura.

I teenager al centro di Summertime affrontano, come prevedibile, turbamenti e dubbi mentre si avvicinano all’età adulta, ma la serie non esita a mostrare anche i loro genitori e le presenze anagraficamente più mature in situazioni altrettanto complicate. Thony ha ricordato:

Isabella è proprio molto infantile, come abbiamo visto nella prima stagione, nei nuovi episodi capiamo che questo è legato al fatto che non è mai cresciuta perché ha avuto dei figli quando era molto giovane e non ha avuto il tempo di costruirsi una maturità personale e indipendente. Questo capita, a prescindere dal diventare genitori, anche nella vita reale e c’è chi è sempre alla ricerca di se stessi, come accade al mio personaggio che è alla ricerca costante del proprio posto che ti fa stare bene e diventare te stesso.

Ludovica Guidone ha spiegato quanto questo elemento sia interessante e utile per avvicinarsi al pubblico:

Anche Rita ha avuto un figlio quando era molto giovane e forse ha perso dei pezzi di se stessa lungo la propria strada. La sua crescita è legata alla scelta di riprendersi un po’ di spensieratezza, di tempo per se stessa, possibilità che riguardano solo lei. La serie mette a confronto più generazioni e il pubblico ha quindi delle possibilità di riconoscersi nei ragazzi e nelle storie che gravitano intorno a loro perché anche chi dovrebbe avere un ruolo più radicato ed essere più sicuro si trova alle prese con situazioni quasi adolescenziali.

Alberto Boubakar Malanchino ha voluto sottolineare proprio la capacità di offrire un ritratto umano che vada oltre i confini generazionali:

Anche Antony è un po’ in crisi e alle prese con queste “tempeste ormonali”, ma chi non lo è? Colleghiamo queste situazioni solo all’adolescenza, ma è qualcosa che avviene in varie fasi della vita, è costante. Poi ci sono degli appuntamenti che ti fanno tracciare una specie di bilancio di quanto è successo e Antony cerca quindi di trovare il proprio posto come padre e la forma giusta per questa paternità che sta provando di conquistarsi con le proprie figlie.

La serie Summertime continuerà inoltre a dare un ruolo molto importante alla colonna sonora e Ludovico Tersigni ha rivelato parlando della musica utilizzata nelle puntate:

Ricordo una call in cui ci hanno spiegato come sono stati strutturati i temi dei vari personaggi e ci sono proprio delle linee musicali che li accompagnano, come Blue che viene associata a una linea allegra, costruita con strumenti specifici, che ritorna quando compare il suo personaggio in scena. Si tratta proprio di una struttura ben precisa. Questo, secondo me, va a dare corpo all’idea di una colonna sonora che sostiene il racconto perché ognuno dei protagonisti ha una sua linea narrativa diversa e ognuna ha delle sue caratteristiche musicali specifiche. Per la scelta delle canzoni io sono entusiasta perché ci sono dei brani che fanno parte della nostra generazione e abbiamo dato la possibilità a dei giovani emergenti di esibirsi durante la serie, è una bella occasione dare spazio a delle nuove voci.

Amanda Campana, sull’argomento, ha infine, espresso tutto il suo entusiasmo per le scelte compiute dal team al lavoro sulla serie:

I brani scelti per Summertime mettono d’accordo ogni generazione e anche tutte le parti di me perché se dovessi descrivermi con una colonna sonora lo farei con quella della serie. Propone davvero di tutto con un’armonia pazzesca, non senti stacchi di atmosfere e di genere, ed è qualcosa che mi rappresenta molto. Se poteste vedere il mio account Spotify trovereste cantautori italiani degli anni ’60-’70 e poi rap, pezzi contemporanei. Sono davvero fiera dei brani scelti per lo show.

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

I film e le serie imperdibili