Ryan Murphy ha rivelato, durante un panel organizzato dalla Television Critics Association, nuovi dettagli dell’attesa serie The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story, la seconda stagione della sua serie antologica che sarà composta da dieci episodi e andrà in onda nel 2018 su FX.
L’autore e produttore ha inizialmente voluto rispondere alle polemiche suscitate da Antonio D’Amico, il compagno dello stilista italiano, che aveva accusato gli autori dello show di non essere stato consultato per la creazione della serie e aveva criticato duramente un’immagine di Ricky Martin, suo interprete nella versione televisiva, che teneva il cadavere di Versace tra le braccia, sottolineando come non fosse stata la sua reazione. Dopo aver rivelato che Martin ha parlato con D’Amico, Murphy ha aggiunto:

“E’ difficile giudicare qualcosa dopo aver visto una foto scattata dai paparazzi, capendo di cosa si tratta. E quando stai girando uno show come questo non stai realizzando un documentario, ma un docu-drama. Ti devi concedere alcune libertà”.

Il produttore ha quindi proseguito spiegando che al centro dello show ci saranno i motivi per cui è stato permesso a Andrew Cunanan (Darren Criss) di essere ancora libero dopo aver ucciso in passato altre cinque persone e avere quindi l’opportunità, nel 1997, di togliere la vita a Versace (Edgar Ramirez). Ryan ha sottolineato che la polizia ha avuto dei comportamenti omofobi:

“Stiamo cercando di parlare di un crimine che aveva un’idea sociale. Versace è stata l’ultima vittima di Cunanan e non doveva morire. Uno dei motivi per cui ha potuto viaggiare attraverso gli Stati Uniti e scegliere le sue vittime, molte delle quali erano gay, è l’omofobia che esisteva in quegli anni. E’ un aspetto interessante da esaminare, in particolare considerando il nostro attuale presidente e il mondo in cui viviamo. Ho pensato che fosse un argomento attuale e sociale”.

Il titolo, inoltre, è stato scelto in modo specifico:

“Assassinio ha una connotazione politica e denota qualcuno che sta togliendo una vita perché lo riteneva giusto”.

Sul piccolo schermo si racconterà una storia partendo dal momento dell’omicidio e ritornando poi indietro. La prima sequenza durerà nove minuti accompagnati da musica classica e si svolgerà all’interno della villa di Versace a Miami:

“Era un’importante figura nel mondo della cultura. Ha vissuto in modo oltraggioso e pericoloso… e la sua vita era un’opera. Ho ammirato queste sue caratteristiche e l’ho sempre fatto. Gli volevo bene e lo consideravo un esempio, ed ero così orgoglioso ed entusiasta quando ha realizzato quell’intervista per Advocate. In quel periodo non c’erano molte persone abbastanza coraggiose da vivere le proprie vite apertamente. Siamo stati fortunati perché siamo potuti entrare e filmare negli spazi in cui viveva”.

Ryan ha quindi proseguito:

“Girare l’assassinio è stato difficile e l’abbiamo realizzato proprio sui gradini in cui è morto. Era davvero speciale e abbiamo realizzato un tributo in suo onore e dedicato a tutte le vittime che sono state dimenticate e ignorate in molti modi”.

Che ne pensate? Seguirete la serie?

The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story debutterà nel 2018 su FX e in Italia andrà in onda in contemporanea su FoxCrime (canale 116 di Sky).

Il cast al momento comprende Édgar Ramírez (Joy, Carlos) e Penelope Cruz nei panni dei fratelli Versace, Gianni e Donatella (si rivelarono infondate le voci che davano Lady Gaga come prescelta), mentre la pop star Ricky Martin e Darren Criss (Glee) interpretano Antonio D’Amico, il fidanzato di Gianni, e l’assassino Cunanan. Per interpretare Santo Versace è stato scelto Max Greenfield (New Girl) mentre per il ruolo di Giorgio Armani sono ancora in corso ricerche, secondo quanto riportato da  Entertainment Weekly.

Il primo capitolo di American Crime Story dedicato al caso O.J. Simpson, andato in onda in Italia su FoxCrime, ha vinto 9 premi Emmy e 2 Golden Globe, con  una audience record di 13,2 milioni di spettatori negli Usa. Sono già stati annunciati una terza e quarta stagione, dedicati rispettivamente alla tragedia dell’uragano Katrina a New Orleans (già annunciati nel cast Annette Bening, Matthew Broderick e Dennis Quaid nel ruolo di George Bush) e all’affaire Monica Lewinsky

Fonte: Comingsoon.net, Deadline