Tempo di festeggiamenti in casa Hulu: la sua The Handmaid’s Tale è infatti il primo show su piattaforma streaming a vincere l’Emmy come miglior serie drammatica. Ben otto sono i premi portati a casa dall’adattamento televisivo del romanzo di Margaret Atwood (tra cui quello alla protagonista, Elisabeth Moss, e quello all’attrice non protagonista Ann Dowd, già vista in The Leftovers).

La scrittrice era ovviamente presente durante l’assegnazione degli ambiti premi alla serie, e ha rilasciato commosse dichiarazioni ai reporter dietro le quinte. “Sono passati diversi anni da quando il romanzo è stato scritto e da quando è stato realizzato il primo adattamento cinematografico. Il produttore del film, Danny Wilson, è presente stasera ed è colui che ha coraggiosamente realizzato la pellicola nel 1989, quando il contesto per un libro del genere era molto diverso. Poche persone erano disposte a credere che quel mondo potesse essere reale; molta più gente è disposta a crederlo oggi.”

Atwood è ben consapevole del diverso peso che la sua storia ha nel contesto politico odierno. “Ho sempre tenuto a mente che non c’è nulla, nel libro, che qualcuno non abbia fatto in qualche momento storico in qualche luogo del mondo, e nulla che non possa ripetersi proprio ora.”

“È stato splendido lavorare con questa squadra,” ha continuato Atwood. “La persona con cui sono stata maggiormente in contatto è stato lo showrunner Bruce Miller. Ogni cambiamento che ha apportato alla trama è stato fatto con grande attenzione e valide motivazioni. Sono rimasti fedeli alla premessa che non fosse inserito nulla che non fosse realmente successo nel mondo, e al non credere mai che non possa verificarsi anche qui e oggi.”

Il successo di The Handmaid’s Tale non si limita certo alla serie Hulu. “È diventato un’opera, è diventato un balletto; sta venendo adattato in una graphic novel,” ha dichiarato la scrittrice. “C’è un cortometraggio, su YouTube, intitolato They Finally Made a Handmaid’s Tale for Men. Quindi, si sta diffondendo. La gente mi manda pulcini fatti all’uncinetto con dei piccoli abiti da ancella. Mi mandano foto dei loro cani e gatti vestiti di tutto punto. Si diffonde lì fuori, nel mondo. È diventato tema ispiratore per una protesta contro una legge. Potremmo dire che le ancelle siano fuggite. Ora sono lì fuori, e torneranno da voi per la seconda stagione.”

 

Fonte: TV Insider