Simon Baker, inteprete di Patrick Jane in The Mentalist, ha commentato con TVGuide quanto accaduto nella puntata dello show andato in onda ieri sera negli Stati Uniti, durante la quale è finalmente emersa l’identità di John il Rosso e assistito alla sua morte. Nonostante si pensasse che il suo nemico fosse il capo del CBI Gale Bertram, la situazione si è rivoltata quando si è scoperto che lo sceriffo Tom McAllister aveva finto la sua morte durante l’esplosione della casa di Jane, anche se Patrick non ne è stato quasi per nulla sorpreso e lo ha ucciso.

Simon ha spiegato che la fine dell’era del killer era un momento che i fan volevano vedere per molte ragioni diverse: alcuni volevano vedere Patrick superare la situazione e iniziare una nuova fase della sua vita ed altri invece preferiscono lo show quando si occupa di un crimine diverso ogni settimana. La possibilità di scegliere come procedere, senza imposizioni da parte del network, ha permesso di offrire agli spettatori quanto desideravano e iniziare a muoversi in una nuova direzione, avendo un approccio diverso alle indagini del protagonista.

Baker ha raccontato che eliminare un personaggio così importante per la storia è stato un momento molto intenso:

“Per iniziare il reboot dello show, abbiamo dovuto uccidere il suo elemento più importante – la vera ragione di esistere di Patrick Jane – ed è una cosa rischiosa. L’adrenalina era strana. Dopo che abbiamo girato la morte di John il Rosso, ci siamo concessi un momento insieme, bevuto un bicchiere di champagne e celebrato l’attimo, perché l’evento era così enorme”.

La morte di John si è svolta in modo quasi intimo, alla sola presenza di Patrick Jane. L’attore ha spiegato che sembrava quasi una scena d’amore:

“La fine di John il Rosso era stata pensata inizialmente di notte in una strada con la gente che guardava, ma ho insistito perché fosse in un posto tranquillo e meraviglioso dove potessero essere da soli. Non c’è nessun atto umano più intimo – nemmeno il sesso – che uccidere un altro essere umano con le tue mani e guardarlo morire. E’ molto sovversivo per una serie in onda su un network televisivo. Il rischio è immenso”.

Simon ha confessato che non pensava il suo personaggio avesse la forza di uccidere il suo nemico, ma strangolarlo è stata quasi una sorta di liberazione per lui. L’attore non sapeva come si sarebbe svolta la scena fino al momento delle riprese.

John il Rosso, ha spiegato il protagonista di The Mentalist, si riteneva superiore agli altri e per lui non era stato abbastanza uccidere la famiglia di Patrick Jane, voleva disperatamente un legame con la sua vittima, fino al punto da esporsi e mettere la propria vita in pericolo.

Baker ha consigliato a Bruno Heller di occuparsi delle conseguenze di quanto accaduto nel futuro dello show, della delusione, della perdita di concentrazione, dell’incertezza che vivrà Patrick dopo aver ottenuto quello che voleva da anni.

Il prossimo episodio, diretto da Simon Baker, sarà ambientato due anni dopo quanto accaduto e sembrerà quasi il pilot di una nuova serie. Jane sarà in un luogo paradisiaco e una buona parte della puntata è stata realizzata in spagnolo. Cho fa parte dell’FBI, Rigsby e Van Pelt hanno una propria società di investigazioni. Lisbon lavora come capo della polizia a Washington e l’episodio si apre con lei che parla a un gruppo di studenti spiegando il lavoro degli agenti. Simon ha raccontato che è stato molto divertente girare quell’episodio, è stata una tregua rispetto a tutta la tensione della stagione.

Patrick sentirà la mancanza di Lisbon e sarà un uomo molto triste, impaurito e senza una direzione perché non sa più chi è o cosa vuole fare nel resto della sua vita. Rifiuterà la possibilità di lavorare nell’FBI perché sta cercando di allontanarsi da quella vita. Jane è stato animato da un profondo desiderio di vendetta e ora è vuoto. L’episodio sarà quasi un noir, ma sarà anche molto romantico.

Simon Baker ha poi rivelato che ha dato lui la voce a John il Rosso nel finale della seconda stagione, quando Jane veniva catturato e il suo nemico indossava una maschera. L’attore ha interpretato entrambi i personaggi perché Heller non sapeva chi scegliere per interpretare la parte e lui si è offerto volontario. Da allora ha sempre registrato la voce di John il Rosso.

Nel futuro di The Mentalist si potrà vedere il protagonista immerso in un altro ambiente lavorativo e ritrovare la scintilla che lo animava, oltre a incontrare altre persone che saranno molto importanti per quanto accadrà. Simon Baker ha aggiunto:

“Abbiamo avuto dei momenti fantastici. Ho investito molto di me stesso in questo show e sviluppato relazioni con persone per cui provo un affetto sincero. E’ stato veramente, veramente, fantastico – così tanto che se tutto finisse domani, me ne andrei via felice. Mi allontanerei orgoglioso”.

Bruno Heller e Simon hanno poi risposto a sette domande poste da TVLine, in attesa della puntata intitolata My Blue Heaven che andrà in onda l’1 dicembre.

  1. Il confronto tra John il Rosso e Jane non doveva lasciare spazio a un’ambivalenza morale e ogni altro epilogo non sarebbe stato altrettanto onesto. Averlo ucciso con le proprie mani, inoltre, attribuisce un significato più personale al gesto di Patrick.
  2. Il protagonista dovrà pagare le conseguenze del suo gesto perché comunque ha ucciso una persona. Heller ha anticipato che il personaggio sarà in una posizione in cui non potrà pensare ai suoi desideri personali e il suo futuro non dipenderà del tutto da lui.
  3. I dettagli sui dieci anni di terrore di John il Rosso non verranno spiegati. Il creatore dello show ha sottolineato che quando si rivela l’identità di queste figure profondamente malvagie, nella vita reale si rivelano meno interessanti e solo animate da un profondo egocentrismo. Quanto accaduto in passato non verrà spiegato perché sono dettagli che non intrattengono il pubblico televisivo, anche se alcuni spettatori vorrebbero saperle.
  4. Non si saprà subito come John il Rosso avesse ottenuto la lista dei sospetti di Jane, nonostante McAllister sostenesse di avere poteri mentali. La risposta rimarrà in sospeso, lasciando che sia il pubblico a decidere quale sia la risposta.
  5. Il protagonista non parlerà più, almeno per un po’, del killer e la storia si allontanerà da quella parte della trama.
  6. I prossimi episodi avranno un’atmosfera diversa perché c’è meno peso sulle spalle del protagonista e sullo stesso show, permettendogli di essere meno dark.
  7. Bruno Heller ha spiegato che gli altri personaggi erano stati coinvolti nella missione di qualcun altro, che non avevano scelto, e ora la situazione è cambiata quindi è come se dovessero crescere e andarsene di casa. Per questo protagonisti come Van Pelt e Rigsby potranno uscire di scena senza creare troppi problemi alla serie.

Il creatore di The Mentalist ha infine spiegato che Patrick Jane aveva preso il piccione prima che Lisbon arrivasse nel parco e che, essendo una creatura molto amichevole e addomesticabile, è riuscito a tenerlo con sé fino alla resa dei conti finale con John il Rosso.

Il primo promo di My Blue Heaven introduce brevemente il nuovo capitolo, forse più sereno, di The Mentalist:

http://youtu.be/szZtHriqkY0

Fonte: TVGuide, TVLine