Glen Mazzara, sceneggiatore di The Walking Dead, ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha esaminato alcuni aspetti della nuova stagione, in onda dal prossimo 14 ottobre.

Ecco quanto dichiarato dall’autore:

Lo scorso anno hai affermato che il segreto principale del successo di Thewalking-dead-2-a-1 Walking Dead è mantenere spaventosi gli zombie. Ora che la terza stagione presenta anche un pericolo umano, hai superato o modificato quella regola?

La prima regola non riguarda tanto il mantenere gli zombie spaventosi, ma mantenere l’intero show come spaventoso. Gli zombie sono sempre un elemento orrorifico ma i nostri protagonisti hanno imparato a conviverci, il nuovo orrore diventa quindi ciò che le persone faranno per sopravvivere e per proteggersi l’uno con l’altro in questo mondo. E cosa vorranno sacrificare per raggiungere questo obiettivo. Si tratta soprattutto di un dramma umano, e penso che questi nuovi personaggi, in particolare il Governatore, sicuramente vi si inseriranno bene.

Quali nuovi trucchi hai escogitato quest’anno per spaventarci a morte?

Lo show è davvero adrenalinico nella terza stagione… tutte queste orribili cose che accadono ai nostri personaggi avvengono ad un ritmo talmente incessante che il pubblico non riuscirà a prendere fiato nè a capire cosa stia succedendo. Penso che semplicemente l’immagine finale sia di trovarsi immersi in questa apocalisse, e non avere vie di fuga.

Nel finale della seconda stagione hai stabilito una sorta di “dittatura di Rick”. Ora che il soggetto della terza stagione è fatto, in che modo viene caratterizzato questo “regno di Rick”?

Il dominio di Rick inizialmente ha successo nel senso che trovano questa prigione, che prova subito come Rick avesse ragione nel sostenere che ci fosse un posto nel quale trovarsi al sicuro. La domanda diventa come controllare il gruppo. Qual è il punto di rottura? E Rick sicuramente dovrà fare i conti con se stesso e vedere fin dove spingersi e qual è il proprio punto di rottura.

Cosa ne pensi delle nuove location, la prigione e Woodbury? Le vedi come personaggi?

Senza dubbio. Woodbury e la prigione sono sempre state concepite come personaggi. E credeteci o no hanno degli archi narrativi. Appena ieri gli sceneggiatori e io ci siamo confrontati e ne siamo usciti con questo colpo di scena che coinvolge entrambe e accade a metà della stagione.

Com’è scrivere un personaggio come il Governatore? Lo vedete come un villain senza speranza o c’è dell’umanità in lui?

Parte dell’attrattiva esercitata da Walking Dead verso i fan è data dal fatto che sembra realistico, e ciò significa che il Governatore deve sembrare realistico. Dev’essere qualcuno con un’anima e una profondità e intelligenza, e non solo il villain di un semplice arco narrativo che ha il ruolo di ostacolo verso i nostri personaggi. Credo che David Morissey farà un ottimo lavoro nel trovare l’umanità in questo personaggio e che mettendo questa umanità nel momento in cui compirà atti atroci, allora credo che sarà ancora più spaventoso.

Fonte: amctv