Greg Nicotero è stato il regista dell’episodio finale di The Walking Dead e ha commentato quanto mostrato nell’epilogo dello show e l’atmosfera che ha contraddistinto il lavoro sul set.

Se non avete visto la puntata non proseguite con la lettura perché la notizia contiene spoiler.

Il filmmaker, coinvolto anche come produttore esecutivo, ha spiegato:

Sento realmente che l’eredità che lascia The Walking Dead è che questo piccolo, sconnesso, show di genere ha realmente avvicinato le persone, è diventata un’esperienza comunitaria.

La serie si conclude con un montaggio che mostra i protagonisti, rimasti in vita e anche quelli che hanno perso la vita. Nicotero ha sottolineato:

Lo show è sempre stato sul percorso di Rick Grimes. Non puoi realmente concludere la storia di The Walking Dead senza Rick Grimes. Non sembrava giusto, autentico… E sarò onesto, ne abbiamo parlato un po’ solo per riflettere sul tentativo di dire che non volevamo interferire con l’arco narrativo dei personaggi di Daryl, Negan, Maggie, Ezekiel e Gabriel. Non volevamo ritrovarci in una situazione in cui stanno lottando contro gli zombie e poi appare Rick Grimes per salvare la situazione. Volevamo essere a servizio della storia che gli sceneggiatori hanno creato nel corso degli ultimi trenta episodi, ma non poevamo concludere The Walking Dead con Rick Grimes portato via in un elicottero e senza mai menzionarlo di nuovo. Per noi era davvero importante concludere lo show nel modo in cui era iniziato, ovvero vedendo questa persona e dove si trova nel suo percorso, e rendendo omaggio ai personaggi che abbiamo perso.

Nicotero ha inoltre rivelato che durante le riprese i montatori avevano realizzato una sequenza composta da un secondo tratto da ogni episodio prodotto, della durata di circa 180 secondi, video che lo ha emozionato pensando al percorso compiuto insieme e alla storia, decidendo che bisognava rendere omaggio in qualche modo a presenze come quelle di Shane, Lori, Andrea e Glenn.

La scena con Rick e Michonne è stata girata in due giorni in agosto, mesi dopo aver finito le riprese. Quel passaggio della storia è stata scritta da Gimple con suggerimento di Andrew Lincoln e Danai Gurira. L’idea era di offrire delle immagini che facessero capire come i due personaggi stessero ancora lottando con l’obiettivo di tornare a casa, ritraendoli mentre pensano alle persone che amano e a chi hanno perso.

Il filmmaker ha raccontato che girare il finale è stata una sfida e un impegno, ma ha potuto contare sul sostegno dell’intero cast e della troupe. Nicotero era stato assunto da AMC ancora prima che venisse ordinata la produzione della serie, per sviluppare il look degli zombie, rendendolo una delle poche persone coinvolte nel progetto fin dalle fasi iniziali. Nicotero ha citato la storia di Rosita, le sequenze di azione e l’atmosfera epica come alcuni degli elementi che ha amato di più della puntata, senza dimenticare gli attacchi degli zombie che ricordano il DNA di The Walking Dead.

Durante l’ultimo giorno sul set l’atmosfera, secondo Greg, non era all’insegna della tristezza, ma maggiormente all’insegna della consapevolezza del percorso e del lavoro compiuto insieme:

Ti rendi conto che è uno show magnifico e qualcosa che porterò con me per sempre è che si tratta di uno show di zombie, ma siamo riusciti a cambiare la vita delle persone. Abbiamo realmente fatto la differenza negli annali della televisione, come X-Files Star Trek, Ai confini della realtà e Breaking Bad, e show che hanno avuto un tale impatto sulle persone. E The Walking Dead è a fianco di show come quelli, è qualcosa per cui sono tremandamente grato.

Che ne pensate dei dettagli sul finale di The Walking Dead rivelati dal regista Greg Nicotero? Avete apprezzato la puntata?

Potete trovare tutte le notizie e le curiosità sulla serie nella nostra scheda.

Fonte: The Walking Dead

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