La costumista Hala Bahmet, nominata agli Emmy per American Crime Story di Ryan Murphy, ha rilasciato un’intervista a Deadline in cui ha parlato del suo lavor nella serie This Is Us, concentrandosi in particolare sulla seconda stagione dello show.

Dal suo ufficio Paramount, Bahmet ha spiegato di cosa l’abbia spinta a intraprendere la professione che le ha dato la fama, oltre a discutere del suo successo nella serie targata NBC.

“Penso che quello che mi piace di più dell’essere una costumista è che presenta sempre qualcosa di diverso, creiamo sempre qualcosa di nuovo”, ha detto. “Ogni otto giorni riceviamo una nuova sceneggiatura e non abbiamo idea di cosa conterrà, quindi ci saltiamo dentro e la costruiamo da zero, qualunque cosa sia.”

Quando si è trattato di lavorare a This Is Us, erano diversi gli aspetti che rendevano complesso il progetto; in primis, i costanti salti avanti e indietro nel tempo. Gestendo una serie con diverse iterazioni tra i protagonisti, visti in epoche diverse, ha spinto Bahmet a ricercare una “autenticità del personaggio”, in cui ognuno avesse “un’estetica interna ben definita”.

“L’importante è anche che, mentre procediamo nella narrazione, voglio che lo spettatore sappia sempre dove ci troviamo”, ha aggiunto. “Avere una coerenza e un’estetica specifica per ogni personaggio aiuta il pubblico a seguire i protagonisti e a conoscerli meglio”.

Bahmet ha anche parlato approfonditamente di uno dei costumi più importanti disegnati per la seconda stagione della serie: l’abito da sposa di Kate (Chrissy Metz).

“Iniziamo a elaborare il progetto preliminare già nel processo di disegno. In particolare per l’abito da sposa di Kate, il passo successivo è quello di realizzare l’abito con un tessuto poco costoso, un tessuto di bozza, provarlo sull’attore e trovare ulteriori spunti e idee di progettazione lì”, ha spiegato. “Poi, una volta che il nostro progetto è stato definito e tutti sono soddisfatti, andiamo avanti e tagliamo il tessuto finale, che in questo caso era un bellissimo pizzo francese con perline.”

Potete vedere il video dell’intervista cliccando qui.

Fonte: Deadline