La seconda stagione della serie Tredici è disponibile su Netflix a partire dal 18 maggio.
Una delle tematiche introdotte negli episodi precedenti e ora approfondita è quella dell’uso delle armi tra i ragazzi. La storia si era interrotta mostrando l’arsenale che stava assemblando Tyler (Devin Druid), mentre Alex (Miles Heizer) aveva cercato di suicidarsi sparandosi alla testa.

Le puntate inedite proseguono la storia dei due personaggi e, mentre Alex cerca di iniziare una nuova fase della sua vita, Tyler prova a liberarsi della sua rabbia sparando a bottiglie e vari oggetti in un’area verde poco distante da casa. Il ragazzo viene progressivamente sempre più isolato e, nel tredicesimo episodio, viene brutalmente aggredito da alcuni compagni di scuola. La situazione lo porta quindi a prendere le sue armi e dirigersi verso la scuola, dove si sta svolgendo un ballo, con lo scopo di uccidere.

Il creatore e showrunneer di Tredici, Brian Yorkey, aveva parlato di questa parte della trama in un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, dichiarando:

“Avevamo un personaggio che è stato ovviamente bullizzato in modo grave, che soffriva di isolamento sociale e stava pensando di compiere una scelta davvero tragica per affrontare quei sentimenti. Nella seconda stagione siamo davvero interessati a continuare a seguire il suo percorso e cercare di capire quello che pensa e la situazione della sua anima. Penso che vedrete nell’equilibrio dell’episodio che si prova a capire il personaggio di Tyler e come un giovane con molti problemi potrebbe arrivare a considerare questa scelta davvero difficile”.

Parlando dei momenti in cui Tyler pianifica la sparatoria, Yorkey ha aggiunto:

“Eravamo davvero molto più interessati a capire il percorso di quel personaggio piuttosto che vederlo concludersi nel peggior modo possibile. Quello che ci interessava è il percorso e provare a capire cosa accade nell’esperienza di un giovane che intraprende quella strada”.

Gli autori hanno spiegato che uno degli aspetti più complicati nella stesura degli episodi è stato capire come rappresentare la violenza causata dalle armi senza glorificarla:

“Penso che ogni spettatore avrà la propria opinione per quanto riguarda l’aver raggiunto oppure no quell’equilibrio, quindi lascerò quella valutazione a ogni singolo spettatore. Da parte nostra abbiamo compiuto una ricerca il più possibile accurata. Sfortunatamente ci sono molti libri dedicati alla storia di un numero molto elevato di giovani che hanno scelto la violenza, o lo hanno quasi fatto, per affrontare i propri sentimenti. Quindi abbiamo potuto studiare molto e abbiamo cercato di essere autentici e onesti, e anche accurati, nella nostra rappresentazione del personaggio. Come ogni elemento dello show, la nostra speranza era di poter rappresentare in modo onesto l’esperienza, che i nostri spettatori potessero, attraverso l’esperienza, imparare di più e iniziare a parlare di queste tematiche nel proprio mondo”.

Lo showrunner ha inoltre sottolineato:

“Ci sono molte tematiche presentate nello show che attualmente sono argomenti di conversazione nella nostra cultura. Siamo consapevoli che si parlerà molto dello show e penso che ci sia la speranza che avvengano queste discussioni. Speriamo che ci saranno delle opinioni forti e divergenti e che le persone parleranno di queste tematiche nel contesto dello show e, soprattutto, nel contesto del mondo reale”.

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Fonte: The Hollywood Reporter

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