Goodman parte dell’ipotesi che negli ultimi anni il canale, grazie alla direzione di Robert Greenblatt (ora a capo della NBC), abbia prodotto una serie di successi che gli hanno permesso di superare la storica rivale HBO, che attraversa un periodo di debolezza; tanto che alla fatidica domanda HBO o Showtime? era facile rispondere prendendo le parti della seconda.
Ma a David Nevins, nuovo dirigente del canale via cavo, non rimangono che i resti di quelle che fino a qualche anno fa potevano definirsi serie “rivoluzionarie e riuscite”: dalla madre che vende droga (Weeds), al serial killer (Dexter), passando per dipendenti da sesso (Californication) o pillole (Nurse Jackie), fino alle vittime di cancro (The Big C).
Prodotti dalle premesse simili, intrappolati nella ripetitività e nelle figure di personaggi troppo distorti per suscitare simpatia.
Ora c’è bisogno di una nuova rivoluzione: basta presunte black comedy, hanno stancato. Quello che serve sono prodotti nuovi, migliori, per superare la HBO, che sembra essere tornata definitivamente in gioco con una varietà di offerta e con prodotti che catturano l’attenzione del pubblico e della critica.
In questo senso acquistano contesto le recenti decisioni del canale (dalla cancellazione di United States of Tara, all’ordine di Homeland).
Tuttavia basterebbero Game of Thrones, Boardwalk Empire e Treme per superare di gran lunga qualsiasi serie Showtime, sostiene Goodman.
E ora la risposta viene spontanea: HBO o Showtime?
Fonte: HR
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