Il quarto appuntamento con la nuova stagione di X Factor andato in onda ieri sera su Sky Uno, ha visto concludersi le Audition e aprirsi i tanto attesi Bootcamp.

Iniziamo a intravedere quali potrebbero essere i concorrenti di questa edizione, ma, giunti al decimo anno del fortunatissimo talent show, non possiamo non notare che qualcosa è cambiato. Già nelle scorse settimane avevamo avuto il sentore di respirare un’aria nuova e molto positiva, ma da ieri possiamo dire con certezza che l’obiettivo della giuria è chiaramente quello di scovare un vero talento, tanto che mai prima di adesso abbiamo visto quattro giudici così coesi, in armonia e concordi nel valutare le aspiranti star. Sembra addirittura che i quattro si vogliano aiutare l’un l’altro come se fosse un unico gruppo compatto finalizzato alla ricerca di artisti veri.

A dirla tutta, in un momento in cui più che mai la tv ci offre programmi in cui la volagrità e lo squallore la fanno da padrone, non ci dispiace affatto questo clima un po’ da famiglia del Mulino Bianco, perchè scopriamo che si può lavorare bene ed essere televisivamente interessanti anche senza urla e insulti. Un X Factor educato ed elegante, come non lo abbiamo forse mai visto.

Ma tornando agli ultimi concorrenti delle audizioni, abbiamo sentito una pioggia di sì per Lorenzo, Salvatore – entrambi con chitarra – e Michele Leonardo (che aveva tentato la fortuna nel 2011 e, dopo avere fatto tesoro dei consigli di Arisa, già giudice al tempo, si è ripresentato di nuovo). Sono passati senza indugio i Kuda, e inaspettatamente è passata anche Sinforosa, vecchia conoscenza delle audizioni che stavolta, seppur stonatissima, è riuscita ad ammaliare Fedez. Un déjà vu in tutti i sensi, sia perché Sinforosa, simpatica ed energica ultracinquantenne, è stata una presenza costante negli anni scorsi, sia perché non possiamo non notare l’impressionante somiglianza con Marzia, la svalvolatissima farmacista della scorsa edizione di Masterchef.

L’unico no, anzi grandissimo no, secondo Manuel Agnelli, se l’è meritato Alessandro, cantautore giovane, tronfio e borioso, che ha cercato inutilmente di impressionare i giudici esibendosi in un monologo che si concludeva con un canto sgraziato. Fuori subito e senza appello.

Chiusa la parte delle selezioni, abbiamo finalmente scoperto le assegnazioni delle categorie. Cattelan, brillantissimo come sempre, rivelando la categoria assegnata, rassicurava ciascun dicendo dicendo a tutti la stessa cosa “in confidenza ti dico che la tua categoria è la più forte tutte”!
E così a sorpresa Arisa seguirà gli Under uomini, Fedez le Under donna, Alvaro Soler si occuperà dei gruppi e Manuel Agnelli, che tanto sperava di avere le band, si troverà a lavorare con gli Over, da lui stesso definiti gli “anziani”.

La fase successiva ha consentito ai giudici di decidere subito quali finalisti ammettere direttamente ai Bootcamp e quali invece risentire per conferma o smentita.

Ogni giudice ha formato un gruppo di 12 elementi. E ci siamo ritrovati, a dire il vero, davanti a quei concorrenti che ci aspettavamo di rivedere, da selezionare ulteriormente tramite l’ormai noto gioco delle sedie. Solo sei si sono conquistati l’accesso agli home visit, dove poi saranno scelti i tre definitivi partecipanti di ogni categoria per live show.

Fedez e Alvaro Soler sono stati i primi ad esaminare chi portare avanti e chi invece mandare via, e per entrambi i giudici la prassi è stata più o meno la medesima: sedia concessa ai primi sei, quasi tutti poi sostituiti dai rimanenti. Di conseguenza le sei donne che Fedez porterà agli home visit sono Sofia, Grace, Valentina, Rossella, Caterina e Gaia. Avremmo preferito vedere Charlotte al posto di Sofia e Irene, che ieri sera ha cantato un pezzo di Elisa da standing ovation, al posto di Rossella, ancora un po’ acerba a nostro parere. Si insinua così il dubbio che il giovane Fedez si si forse fatto influenzare dall’aspetto fisico di alcune ragazze più che dalle loro capacità, specie in confronto ad altre. Ma tant’è, queste sono.

Di certo quello che ormai abbiamo imparato negli anni è che presentarsi con una canzone di uno dei giudici, vedi Irene con “Controvento” di Arisa, non è mai una buona idea e ha sempre un micidiale effetto boomerang.

Soler, confermandosi un giudice estremamente attento e professionale, ha avuto invece le idee chiare fin da subito e si è intuito che ha in mente un progetto da portare avanti senza farsi condizionare da nessuno. Se in un primo momento sembrava volesse dare più spazio alle band consolidate, ha poi invertito la rotta e inserito nel suo sestetto definitivo i rapper Soul System, i giovanissimi Jarvis con accattivante frontman, Oak, Les Enfants, il duo Daiana Lou e gli stralunati IISO, che si sono esibiti in una versione elettronica dei “Cigni di Balaka”, discusso brano di Albano Carrisi al centro, anni fa, di un’accesa polemica riguardante un improbabile plagio da parte di Michael Jackson.

Se già vogliamo azzardare dei pronostici possiamo dire che Gaia, tra le ragazze, e i Jarvis, tra i gruppi, hanno le qualità e l’immagine giusta per arrivare fino alla fine.

Ma il meglio deve ancora venire, perché la prossima settimana toccherà ad Arisa selezionare i suoi giovani, e soprattutto vedremo all’opera Manuel Agnelli, impegnato a formare la sua squadra di anziani. Siamo certi che ne vedremo delle belle.