Ieri sera si sono accese le luci nella nuova fantastica e supertecnologica Arena per la prima attesissima puntata live di X Factor 10.

Anche quest’anno il talent parte sotto i migliori auspici. In conferenza stampa, infatti, la produzione ha sottolineato come già tra selezioni, Bootcamp e Home visit ci sia stato un incremento del 15% negli ascolti, e quanto abbiamo visto nella prima diretta TV ci fa credere che questa decima edizione permetterà al programma di battere se stesso.

Squadra che vince non si cambia? Questo non è un detto che fa al caso di X Factor. Come già sapete la sfida di questa volta è una giuria completamente rinnovata, e se si esclude l’ormai ‘veterano’ Fedez, possiamo dire che grazie a Manuel Agnelli, Alvaro Soler e Arisa la scommessa sia già stata stravinta. La direzione artistica di Luca Tommassini è da sempre una garanzia di qualità, e anche quest’anno il coreografo sembra pronto a superare i suoi confini. Il palco è stato concepito con uno skyline multiforme che può cambiare in continuazione colore, forma, e aspetto; gli effetti speciali sono degni di un kolossal americano e sono il frutto di un evidente grande lavoro di veri professionisti dietro le quinte. Il conduttore Alessandro Cattelan ha detto che affronta la conduzione di questo X Factor 10 con serenità, perché ormai si sente a casa, conosce i ritmi della trasmissione ed è a suo agio con i compagni di lavoro: tutto, adesso, è nelle mani del favolosi giudici e delle loro squadre.

A Marco Mengoni, ormai artista internazionale con nuovo disco in uscita e imminente tour europeo in partenza, l’onore di dare il via al live con una esibizione che l’ha visto cantare, ballare, duettare prima seriamente con Matt Simon e poi in maniera più leggiadra e scherzosa con Cattelan, ottimo maestro di cerimonia come sempre. Mengoni, nato proprio a X Factor, è un artista completo, e chissà che l’averlo avuto come super ospite proprio della prima puntata possa portare fortuna ai i 12 concorrenti in gara e lanciarli verso una scintillante carriera.

Questo primo live ha subito messo alla prova le quattro squadre, divise in due gruppi da sei. Il pubblico, tramite televoto – che da quest’anno non prevede più la possibilità di votare con sms ma solo, e quindi gratuitamente, via web o app – decide come ogni anno i due sfidanti che si dovranno poi scontrare a fine puntata per salvarsi dalla prima eliminazione, sentenziata infine dai giudici.

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I primi a salire sul palco sono stati i Soul System che con la loro energia hanno  immediatamente conquistato tutti e quattro i giudici. Dopo di loro, dobbiamo ammetterlo, il livello si è mantenuto qualitativamente molto alto. I migliori si confermano essere i cantanti schierati da Manuel Agnelli nella sua squadra Over. Eva è credibile, bravissima cantante ed incantevole interprete, Silva Fortes è coinvolgente e sensuale, Andrea Biagioni un musicista completo. L’abbiamo sentito cantare un brano dei Radiohead che in pochissimi sarebbero stati in grado di interpretare con la sua intensità. Dal fronte Fedez, Rochelle è stato travolgente, Gaia e Caterina invece, seppur brave, non ci hanno convinto del tutto. Così come non ci hanno convinto i Les Enfants e Diego, mandati entrambi dal televoto allo scontro finale, in cui ha avuto la peggio il giovane cantautore, primo eliminato di questa edizione. Tre giudici su quattro hanno intravisto maggiori potenzialità nel gruppo milanese ma va detto che Diego è stato certamente penalizzato dal brano presentato al live.

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E qui entra in gioco Arisa, abbastanza colpevole della sconfitta del suo concorrente. È lei che ha affidato il pezzo, decisamente non adatto, “L’estate di John Wayne” di Raphael Gualazzi al ragazzo, e il risultato si è tradotto in una esibizione mediocre. Arisa si è detta mortificata e dispiaciuta, e ha ammesso di avere completamente sbagliato canzone. Ma ieri sera – più in generale – ci è sembrato che qualcosa non girasse per il verso giusto per la nostra giudice donna. L’abbiamo vista un po’ sfasata, come se non si sentisse molto bene, a tratti distratta, assonnata o poco concentrata, con umore altalenante, puntigliosa laddove non era necessario esserlo – ad esempio con i Soul System – e compiacente laddove era doverosa qualche osservazione in merito a tecnica, vocalità o intonazione. Ma un punto a favore per Arisa c’è stato, perché – più lungimirante del previsto – ha dimostrato a tutti che la scelta di portare ai live il rapper Loomy potrebbe rivelarsi vincente. L’esibizione del giovane veneto ha sorpreso piacevolmente pubblico e intera giuria – che ha addirittura definito la sua performance la migliore della serata. Aspettative confermate da parte di Fem che ci sembra già pronto per interpretare un musical e per i Daiana Lou che, stravolgendo una pietra miliare degli AC/DC, il brano “Back in black”, ci hanno quasi fatto dimenticare la versione originale.

Prova diretta superatissima anche per Agnelli, il giudice al momento più amato, che in questi giorni aveva dichiarato di essere un po’ spaventato perché non ‘avvezzo’ alla tv e consapevole del fatto che il live show non permette tagli o montaggi ad hoc. Ma ieri sera è stato impeccabile, sia come personaggio sia nel suo ruolo di giudice. L’idea di scegliere per la sua squadra un filone tematico differente per ciascuna puntata – ieri era il turno delle ballate d’autore – è certamente azzeccata. Agnelli non solo è un validissimo musicista, ma si vede che ha esperienza, conoscenza, capacità di ascolto e di lavorare con e per gli altri. Un vero maestro al fianco di allievi, peraltro già bravi. Soler è rimasto un po’ in ombra, troppo serio e serioso,al primo banco di prova nel ruolo di giudice, e forse anche un pochino troppo polemico.

Tirando le somme possiamo dire che la partenza di questo decimo X Factor ci è piaciuta. Certo, qualcosa da aggiustare c’è, forse anche perché la giuria è eccessivamente edulcorata (Agnelli e Fedez, nonostante siano per loro natura agli antipodi, ieri sera erano sempre, troppo, perfettamente allineati), ma a parte alcuni dettagli va detto che anche stavolta la macchina, dopo essere stata messa in moto, sembra avere un motore sfavillante.

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Imperdibile, poi, la coda del programma che, novità di quest’anno, non sarà solo un extra Factor con i commenti e le valutazioni della serata, ma uno show parallelo: lo Strafactor, un talent condotto da Mara Maionchi ed Elio. Loro, insieme a due giudici famosi che cambieranno ogni settimana, giudicheranno gli outsider, i soggetti più assurdi e variegati che in questi ultimi sei anni di X Factor si sono presentati alle selezioni. Ne sono stati scelti 12, e ieri sera abbiamo visto i montanari Avant’Indrè, lo stonato e fuoritempo Dumitru e il folle giapponese Yusaku, fan sfegatato di Mengoni già conosciuto alle audizioni di due anni fa. Chi tra tutti vincerà l’improbabilissima e comica gara si esibirà alla finalissima con il vincitore di X Factor 2016. Il riscatto degli esclusi: beati gli ultimi, perché tra di loro, uno sarà il primo!