Era proprio questa la finale di X Factor che volevamo vedere! Innanzitutto perché, e lo diciamo gongolanti di gioia, ha vinto Lorenzo Licitra, che abbiamo adorato fin dalle selezioni, e poi perché abbiamo assistito ad uno show sensazionale, ancora meglio di quanto ce lo potessimo immaginare. L’undicesima edizione del talent è stata un successo senza precedenti e, se formula che vince non si cambia, quest’anno il valore aggiunto sono stati i protagonisti. Sì, perché, a parte Lorenzo, possiamo dire che è stata una stagione piena di vincitori. Primo della lista, anche in ordine temporale, Dario Zumkeller, trionfatore dello Strafactor che ieri sera ha avuto l’onore di calcare il palco di uno straripante Mediolanum Forum con “Ho perso il mio nome“, surreale brano dal ritornello ipnotico che ormai i fan ripetono come un mantra. Lo stralunato cantante-poeta ha aperto le danze di una serata che avremmo voluto non finisse mai.

Questa volta la produzione Sky si è superata. La scenografia è fantascientifica, forse così bella e spettacolare non l’abbiamo mai vista e anche Cattelan, che scende dall’alto, cantando “Let me entertain you“, come una vera rockstar, è assolutamente sorprendente. Il palco è una grande freccia che si allunga nel parterre del Forum e raccoglie tutto intorno un pubblico in visibilio fin dai primi minuti dello show. Segnaliamo che chi ha avuto la fortuna di partecipare all’evento, ha ricevuto in dono dal main sponsor un braccialetto led per giochi luminosi e effetti speciali, un vero e proprio oggetto cult.

Sono quattro gli artisti rimasti in gara, ad ogni manche ne viene eliminato uno. Si inizia con la sfida dei duetti che questa volta vedono James Arthur, già vincitore di X Factor Uk ed ora affermato artista internazionale, affiancare di volta in volta i concorrenti e cantare insieme a loro le sue canzoni. Nell’ordine si susseguono Samuel Storm, decisamente non al top della forma, poi Lorenzo Licitra, i Maneskin, per i quali dalla platea si levano gridolini di apprezzamento delle ragazzine indirizzati al frontman Damiano, e per finire Enrico Nigiotti, che ci pare molto a suo agio in questa prova.

I ragazzi sono molto emozionati e i giudici, che per quest’ultima puntata sono più che altro degli spettatori, li guardano con gli occhi lucidi. Ha ragione Fedez, uno spettacolo di questa portata, in Italia si vede solo ad X Factor. Nell’attesa di sapere chi sarà il primo eliminato, da un cubo di luci esce Tiziano Ferro. I braccialetti sincronizzati diventano una distesa di lucine bianche che si muovono seguendo le note de “Il mestiere della vita”. Tiziano canta davanti a Mara Maionchi che, come ricorda lui, è stata la prima a firmargli in contratto quando aveva solo 18 anni e che ora lo guarda con infinito affetto ed ammirazione. Un bellissimo momento che continua con “L’amore è una cosa semplice”, un pezzo che incanta il pubblico del Forum, dove Ferro è in fondo un po’ di casa. Uno show nello show, prima che arrivi il risultato del televoto, a dire il vero abbastanza prevedibile. Per Samuel Storm finisce qui, ma per il giovane nigeriano essere arrivato alla serata finale si può considerare già una vittoria e noi gli auguriamo davvero tanta fortuna.

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Nella seconda manche, sicuramente la più travolgente, i tre concorrenti rimasti propongono un medley delle loro migliori esibizioni. I Maneskin vogliono stupire a tutti i costi, Damiano ha della grandi ali da uccello nero alla black swan di cui poi si libera rimanendo in canotta di rete pronto ad offrirci ancora una volta una sensuale pole dance. Formidabile impatto in termini di look e immagine, ma rimane sempre il dubbio che l’apparenza superi la sostanza, anche se Agnelli, il loro giudice, è orgoglioso come un papà con i suoi figli, primi della classe.

Mara Maionchi ha ancora due ragazzi della sua squadra Over in gara. Su Enrico Nigiotti ha voluto scommettere, e ha vinto la scommessa. Per Enrico questo X Factor rappresenta non solo la sua ultima chance, ma anche un’opportunità di rivincita e di rinascita. La sua giudice, pur avendo un debole per lui, nel presentarlo, sbaglia il nome, lo chiama Lorenzo, ma si corregge prontamente e le scappa intanto la prima parolaccia della serata. Ma senza parole e, a bocca aperta, rimane invece dopo la performance di Lorenzo Licitra che lascia davvero tutti senza fiato e con la pelle d’oca. Lorenzo è diventato grande, ha imparato a muoversi e riusciamo già ad immaginarlo in questo tempio della musica in un concerto tutto suo. Canta “Your song”, “Million reasons“ e “Who wants to live forever” in una maniera che i giudici all’unisono definiscono impeccabile. Non vediamo altro vincitore possibile al di fuori di lui e anche il pubblico del Forum pare pensarla nello stesso modo. I brani che Mara gli ha affidato per questa prova lo consacrano artista con una voce fuori dal comune. “Mi piacerebbe cantare come te”, così gli dice la Maionchi, regina assoluta di questa edizione e già vincitrice per simpatia, spontaneità, schiettezza e professionalità. E che dire di Luca Tommassini, anima e mente dello show che, nei panni di direttore artistico, si riconferma essere un genio assoluto? Anche lui ha vinto la sfida con se stesso, proponendo ancora una volta qualcosa di unico e inimitabile. Mentre il pubblico continua a votare, Cattelan introduce Ed Sheeran che fa cantare tutto il palazzetto prima con il successone “Shape of you” e poi con la romantica “Perfect” che conclude con una ruffianissima strofa in italiano. Standing ovation inevitabile e strameritata.

Il televoto manda allo scontro finale i Maneskin e Lorenzo, come previsto dai bookmaker. Enrico Nigiotti è il terzo classificato, ma gli viene concesso ugualmente di suonare il suo inedito davanti al foltissimo pubblico, cosa che per lui rappresenta sicuramente un prezioso regalo. I giudici si alzano in piedi ad applaudirlo e lui, sorridente e sereno, se ne va, non prima però di avere ringraziato tutti ma proprio tutti, dalle maestranze fino alla “sua“ Mara. Ed ora sono gli inediti a decidere chi ha davvero l’X Factor. “Chosen“ dei Maneskin è già una hit che gira di continuo nelle radio, il brano è accattivante quanto il gruppo, ma Lorenzo sul palco è immenso. E la sua “In the name of love“, ci è entrata nel cuore. Rimaniamo con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo, ma poi, in un tripudio di glitter e luci laser il nostro favorito si aggiudica la vittoria (che i Maneskin, dalle facce scure che mostrano subito, probabilmente erano già convinti fosse nelle loro mani). Il tenore è diventato una pop star, in bocca al lupo Lorenzo.