Dentro la Pompa e fuori i FreeBoys.

Parto con una premessa: il mio cuoricino era gonfio di gioia per il ripescaggio della mia concorrente preferita, ovvero la brava ‘under’ Roberta Pompa (Mr.Rain e Osso si sono spontaneamente ritirati dalla sfida perché, a detta loro, non ancora pronti ad incontrare il grande pubblico…mah, non sará che forse sapevano giá che contro la Pompa non l’avrebbero mai spuntata?) ma poi l’eliminazione della boyband aka FreeBoys – arrivata in ballottaggio a fine puntata con Fabio – mi ha gettata nel più cupo sconforto.

Dopo la fine di Dexter, dopo l’uscita di scena di Ridge da Beautiful (orribilmente sostituito da un attore con la faccia da suonatore di corno tirolese), con la cacciata dei FreeBoys mi sento davvero, televisivamente parlando, una donna a pezzi. Questi fanciulli avevano molto da dare, essendo giovani, freschi ed energici, ma purtroppo ieri sera sono stati penalizzati da un pubblico che non ha forse perdonato la reazione da fase climaterio di Simona Ventura che, rivolta alla platea che la fischiava mentre parlava del suo gruppo, ha esclamato con rabbia “Voi non contate più niente!“. E ZAAAAC, il pubblico l’ha punita con l’unico (ma letale) strumento che aveva a disposizione: il televoto.

E ora parliamo più in generale di questa seconda puntata che – a mio parere – ha segnato un calo di verve, dinamicitá ed entusiasmo. Una serata all’insegna del buonismo e del volemose bbbbene, iniziata con una serenata cantata da Morgan – che più che Syd Barret a me ha ricordato Prince sulla copertina dell’album Purple Rain – che si è scusato con i colleghi giudici per l’inopportuna sceneggiata della scorsa settimana. E da quel momento via con fiumi di elogi a tutti i concorrenti, commenti zuccherosi e stucchevoli, appiccicoso miele che scorre sul palco. E’ vero che i ragazzi sono capaci, ma non così tanto da non meritare critiche, soprattutto perché bisogna ammettere che le esibizioni di ieri sera sono state quasi tutte qualitativamente inferiori a quelle della settimana precedente. E quindi nessun appunto da fare? Cosa succede? Dove sono finiti la veemenza, la passione e l’orgoglio con cui ognuno difendeva la propria squadra? Sembra una famiglia del Mulino Bianco allargata e non vorrei, nella prossima puntata, vedere spuntare da sotto il bancone dei giudici il simpatico Banderas mentre accarezza voluttuosamente un biscotto!

E’ innegabile che il batterista degli Street Clerks sia a metà strada tra Austin Powers e quello stralunato cioccolataio di Willy Wonka, e che quindi ieri sera si sia strasformato nell’immagine subliminale che è stata capace di traghettarci nel mare di melassa nel quale sono poi sprofondati i giudici, ma il pubblico vuole vedere il combattimento, vuole vedere lo scontro tra i quattro in cerca dell’X Factor, vuole vedere i concorrenti che piangono, ridono e si incavolano di fronte ai commenti e alle provocazioni, vuole vedere ciuffi di parrucche che volano in aria…. invece così ci fanno solo rimpiangere la grandissima Mara Maionchi (che è stata anche citata da Simona e Morgan): una donna, una furia, un’amazzone del piccolo schermo. Quello che posso dire è che i concorrenti sono stati bravi ma di certo non eccellenti, e di sicuro sono stati Roberta, Michele e Alan a inanellare interpretazioni da brivido – le migliori. In generale mi è sembrata una puntata sottotono e anche sottovoce, in particolar modo mi riferisco anche alla deludente esibizione a filo di corde vocali di Ellie Goulding – unica ospite della serata – che sembrava una cotonata figlia di Tina Cipollari appena uscita da Geordie Shore.

Ma guardiamo al futuro. Il trittico interscambiabile di Mika, composto da Violetta (non più Viò per volere del suo giudice), Chiara e Valentina finalmente verrà animato dai capelli candeggiati della Pompa, e io confido nella simpatia del bravo Andrea – ieri sera in casacca utilizzabile come schema base per fare il Sudoku – e dei capaci Ape Escape (Tony è un Piero Pelù con pancia e piedi al vento ma divertentissimo) per movimentare un po’ le prossime serate.

Che dire, la vera rivelazione del programma per ora rimane Mika, elegante, bello, professionale, mai banale, misurato ma non scontato, un occhio e un orecchio attentissimi, lui davvero può individuare tra i concorrenti il vero astro nascente, la vera popstar. Mi permetto di dare un suggerimento: cerca tra le bionde!