La terza puntata di X factor 7 ha finalmente segnato la prima partenza in grande stile dello show.
Una sferzata di energia fin dai primi minuti della trasmissione, la presentazione degli euforici giudici – animata da una rutilante carrellata di immagini ed effetti laser da urlo – mi è piaciuta tantissimo.

Subito un grande applauso all’eccessivo e riuscitissimo travestimento di Morgan stile Bowie, con saetta alla Flash sul viso e chioma color rosso menopausa (tinta in voga, fin dagli anni ’80, presso i saloni piú trendy di “tagliato ai capelli” – tanto per dirla alla Elio e le storie tese) e sono contenta che Elio, con rassicurante (?) parruccona alla Aldo Biscardi, si sia destato dal torpore delle scorse settimane ritrovando la sua proverbiale ironia e l’innata verve comica.

E dopo questo inizio col botto, con una preannunciata serata dedicata gli indimenticati ed indimenticabili anni ’90, ero in trepidante attesa di qualcosa che “spaccasse” (ormai è il verbo piú usato e abusato in qualsiasi talent che si rispetti e quindi voglio usarlo anch’io).

Il bravo presentatore Cattelan ha introdotto subito l’ospite della serata, il successo del momento, un altro, come la parruccona della scorsa settimana (Ellie Goulding n.d.r.) che ha venduto milioni di dischi, uno che nella classifica britannica è al primo posto e quindi addirittura prima di Sir Paul McCartney e cosa esce dai meandri del palco? Un tarantolatissimo e stonatisssimo ragazzotto inglese che risponde al nome di John Newman, con ciuffetto alla Woody Woodpecker e la carica sexy di un Rick Astley (per rimanere in tema con la serata) che canta al karaoke della sagra di paese. Forse il nome vi dice poco ma il suo tormentone radiofonico “Love me Againci sta trapanando le orecchie ormai da settimane, e ora finalmente abbiamo avuto il dis-piacere di vedere il volto del suo interprete e di sentire un’imbarazzantissima esibizione live. Insomma ci siamo ritrovati davanti un Attila Flagello del Palcoscenico. Dopo di lui tutti potranno sembrare solo dei geni talentuosi.

Terminata questa tragica parentesi, torniamo alla cosa che ci interessa davvero: la competizione. Ieri sera, a mio parere, i piú entusiamanti sul palco sono stati Michele (e da ora – vi avviso – inizierò a perorare con tenacia la sua causa perché per me è lui il vincitore, è lui che ha il vero X factor) che ha interpretato un’emozionante “Cieli neri” dei Bluvertigo, una divertente e scanzonata Violetta con una inaspettata versione di “Friday I’m in love” dei Cure, e gli StreetClerks con una struggente e assurda versione di “Baby One More Time” della ex reginetta del pop Britney Spears. A seguito (per colpa di un pubblico alquanto vendicativo), dell’uscita di scena dei Freeboys della scorsa settimana, è giusto che ora gli Street prendano il loro posto, perché hanno tutte le qualitá per diventare una ‘specie’ di boyband: sono bravi, hanno una buona presenza scenica e cantano bene. Cosa vogliamo di più?

Nel frattempo mi sono ripromessa di non guardare piú i daily del programma perché influiscono negativamente sulla mia obiettivitá di giudizio, e quindi non dirò che i più giovani mi sembrano sempre apatici, molli, senza nerbo. Non dirò neppure che non brillano per simpatia, non dirò che avevo adorato la spontaneità di Roberta Pompa nei casting e che invece ora ho la sensazione che sia un personaggio scarmigliato, costruito ad hoc per impressionare i giudici. Non dirò che Violetta e i suoi lacrimoni provocano negli spettatori un progressivo e costante sfaldamento degli zebedei e non dirò che se Aba non smette di fare la figa sará la prossima ad uscire. No, non dirò niente di tutto ciò, ma per proseguire con la puntata di ieri devo ammettere che mi é dispiaciuto che Alan sia stato eliminato, soprattutto perché la peggiore in assoluto della serata è stata sicuramente Gaia/ Sinead O ‘ Connor (a proposito, cosa aspettano ad assegnarle proprio “Nothing Compares To You“? Almeno vediamo una volta per tutte se è capace di regalarci una versione da brivido o se ha immeritatamente ricevuto una grazia arrivando fin qui).

Il talent show sta comunque decollando e prendendo la giusta piega, i giudici iniziano a tirare fuori le unghie e si inizia a respirare aria di battaglia e qui – permettetemi una piccola digressione che sembra quasi uno spottone pubblicitario – devo dirlo: io adoro Mika!
Riuscitissimo duetto finale con Chiara Galiazzo a parte, Mika è un ragazzo coraggioso ed estremamente divertente. In ogni puntata è sempre piú brillante e, se non avesse il limite della lingua, credo potrebbe svelarci delle doti di abile showman a tutto tondo.
Anche la direzione artistica di Tomassini sta ritornando agli antichi splendori, e torna a mostrarci ciò di cui è capace ma io, nelle prossime puntate, sensualmente avvilupato a quel palo da lap dance ci vorrei vedere direttamente Tony degli Ape Escape (ovviamente munito di ciabatte), vero sex symbol di questa edizione.