Sin dalla prima puntata di Ms. Marvel siamo rimasti incantati dalla bravura con la quale gli autori sono riusciti a tratteggiare le origini di Kamala Khan. Non stiamo parlando, però, dei suoi superpoteri, ma del punto di forza della ragazzina del New Jersey: la sua umanità.

Negli scorsi giorni abbiamo avuto l’occasione di intervistare Sharmeen Obaid-Chinoy, giornalista e regista da sempre molto vicina alla cultura pakistana, vincitrice di due premi Oscar, sette Emmy Awards e ora regista degli episodi quattro e cinque della nuova serie targata Marvel Studios. Una scelta perfettamente coerente con gli argomenti trattati nelle ultime puntate dello show, che vi ricordiamo essere disponibile su Disney+ e che vi consigliamo di recuperare.

Ms. Marvel

Ecco a voi, quindi, il risultato della nostra chiacchierata:

Nel quarto episodio di Ms. Marvel, Karachi è protagonista di numerose scene con i suoi colori vivaci e il suo cuore pulsante. Quanto di tuo hai messo in questa puntata? Quanto è davvero girata a Karachi e quanto in studio?

Sono nata proprio a Karachi, quindi era molto importante per me portare i colori, la vitalità e la musica della città sullo schermo. Abbiamo filmato molto in Thailandia, utilizzando oggetti di scena e numerosi effetti per rappresentare Karachi, ma abbiamo girato anche un po’ direttamente in città. Quando Kamala scende dall’aereo ed esce dall’aeroporto si possono sentire i tamburi e il tutto prendere vita esattamente come nella realtà. Quello che volevo fare era prendere quelle emozioni e trasmetterle al grande pubblico.

Uscendo dal tuo ruolo di regista, cosa provi a vedere un personaggio come Kamala diventare tanto famoso? Avresti mai pensato di vivere in un mondo dove una supereroina pakistana riesce a conquistare il grande pubblico?

Credo che sia un momento davvero molto importante per noi. La musica, la cultura, il cibo, i festival, i matrimoni… Le persone hanno visto tutto questo e ora vogliono partecipare alle nozze, mangiare piatti esotici e ascoltare le nostre canzoni. È tutto davvero speciale. Avrei voluto vedere tutto questo quando sono cresciuta, ma sono così felice che le mie due figlie possano vivere questo momento. Che possano vedere un riflesso delle loro vite nella serie.

Lo show ci sta insegnando che non è importante rispettare le origini dei superpoteri di Kamala, piuttosto che le sue origini culturali. Com’è stato lavorare su un personaggio così importante per moltissime persone al mondo?

Penso che sia una grandissima responsabilità raccontare questa storia nel modo più autentico possibile. Le persone si stanno affezionando a Kamala Khan e alla sua famiglia. Vogliono vivere un’avventura insieme a lei. Il mondo che stiamo creando potrebbe essere sconosciuto per alcuni, ma vogliamo che il pubblico lo apprezzi e, allo stesso tempo, che si affezioni anche alle persone che circondano la nostra protagonista.

Il passato della famiglia Khan pesca a piene mani dalla nostra storia. Quanto è stato difficile trattare argomenti così personali per un pubblico più mainstream?

Penso che sia molto importante portare le relazioni umane sullo schermo. Fratello e sorella. Madre e figlia. Il dover uscire di nascosto la sera, le litigate, il guardare quel ragazzo e provare qualcosa per lui sono quelle situazioni che abbiamo vissuto anche noi e che non stiamo facendo altro che riportare nella serie tv. Quello che è davvero incredibile del far parte di un team come questo è che tutti noi volevamo che il pubblico volesse bene a Kamala. E Iman Vellani è Kamala Khan. Lei è un’attrice straordinaria, che si è legata immediatamente al personaggio. 

Un’ultima domanda: pensi che Kamala sia più un personaggio da serie TV o da grande schermo?

Oh, presto sarà sicuramente un personaggio da grande schermo!

E voi che ne pensate di Ms. Marvel? State apprezzando la nuova serie tratta dai fumetti della Casa delle Idee, oppure avreste preferito qualcosa di meno teen? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.

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