Arrivati all’ottavo episodio, è giunta l’ora di affrontare il proverbiale “elefante nella stanza” di Andor, nel senso buono del termine. Andor è molte cose: uno Star Wars maturo e sofisticato, una serie anomala, una spy story mista a scenari di guerra e thriller, e così via. Ma prima di ogni altra cosa è una riflessione sulla dittatura e sulla resistenza. Era già apparso chiaramente in molti tratti degli episodi precedenti, ma diventa più chiaro che mai nell’ultimo episodio, Narkina 5.

Una Prigione da Incubo

Il grosso della puntata è ambientato sul mondo prigione di Narkina 5, dove viviamo assieme a Cassian la progressiva disumanizzazione dei detenuti, annientati e asserviti alle spietate meccaniche di produzione e rendimento della catena di montaggio Imperiale, e già basterebbe questo per capire come la galassia lontana lontana sia in realtà molto vicina, rievocando, anche se “vestiti” in salsa starwasiana, gli orrori dei campi di lavoro del secolo scorso. Del resto è inutile girarci...