Qualche giorno fa, a ben 5 anni dall’uscita del crossover dell’Arrowverse, Crisi sulle Terre Infinite, nella sua sua newsletter, il produttore dell’Arrowverse Marc Guggenheim ha spiegato quali sarebbero stati i piani per il personaggio di Lex Luthor di Smallvelle, interpretato da Michael Rosenbaum, se l’attore avesse accettato di prendervi parte.

Secondo quanto scritto da Guggenheim, Rosenbaum era stato approcciato dopo che Tom Welling (Clark Kent in Smallville) ed Erica Durance (Lois Lane in Smallville) avevano già girato la loro scena per il crossover, ambientata su Terra-167, dalla quale si evinceva che Clark aveva rinunciato ai propri poteri per costruirsi una famiglia con Lois, mentre Lex era diventato Presidente degli Stati Uniti.

Non essendoci quindi più la possibilità di far interagire Welling, Rosenbaum e la Durance, il produttore aveva pensato di creare una scena tra l’attuale presentatore ed ideatore del seguitissimo podcast Inside Of You, in cui Rosenbaum intervista diverse star, ed il Lex Luthor di Jon Cryer:

Quando abbiamo parlato con Michael della sua apparizione in Crisi, grazie in gran parte agli sforzi di Stephen Amell, avevamo già girato la scena della riunione di Smallville per la seconda ora del crossover. Tuttavia ero ansioso di inserire il Lex di Michael nella storia se avessi potuto, quindi il mio cervello ha iniziato a lavorare su diverse opzioni che potessero adattarsi agli episodi che dovevamo ancora girare.
Non ricordo d’impeto cosa avessi in mente per loro, ma poi ho pensato a una versione della storia in cui il Lex di Michael avrebbe interagito con Lex di Jon Cryer, cosa che credevo sarebbe stata piuttosto divertente se fossimo riusciti a realizzarla“.

Le motivazioni del “no” di Rosenbaum

Secondo quanto dichiarato da Rosenbaum al tempo, invece, il cui rifiuto di prendere parte al crossover fece parecchio discutere, quando fu approcciato con la proposta di riprendere i panni di Lex Luthor per Crisi sulle Terre Infinite, le cose non sarebbero andate esattamente come spiegato 5 anni dopo da Guggenheim, tanto che, nel 2019, scrisse in un tweet:

Amici, molti di voi mi hanno chiesto di unirmi al crossover Crisi sulle Terre Infinite. Non riesco a dirvi quanto sia importante per me. Vi dirò come stanno le cose a riguardo. La WB ha chiamato il mio agente venerdì pomeriggio, mentre ero in visita a mio nonno, in Florida, nella sua casa di riposo. La loro offerta: non c’è un copione. Non si sa cosa farai. Non si sa quando si girerà. In pratica non abbiamo soldi. Ed l’ultimo calcio nel sedere: “Dobbiamo avere una risposta adesso”. Ho semplicemente detto: “Passo”. Credo comprendiate il perché. Spero che questo risponda alle vostre domande. Con affetto Rosenbaum“.

L’idea di Guggenheim di far quindi interagire i due Lex deve essere scaturita dalla sua mente creativa dopo aver contattato Rosenbaum, perché l’attore, nel 2019, disse esplicitamente che non gli era nemmeno stato accennato quale sarebbe stato il suo ruolo nel crossover oppure Rosenbaum non scrisse per discrezione che cosa gli era stato proposto di fare nel crossover.

Un’imperdonabile mancata reunion di Smallville

Nonostante l’idea di vedere interagire i Lex dei due Universi sarebbe stata effettivamente divertente, soprattutto considerato il diverso approccio degli attori al personaggio: più classico e serio quello di Rosenbaum e decisamente più spettacolare ed appariscente quello di Cryer, l’idea che Rosenbaum potesse apparire in Crisi sulle terre infinite senza condividere lo schermo con i suoi ex colleghi, sarebbe probabilmente stata vissuta come una delusione da parte del pubblico, peraltro già infastidito dalla versione della rinuncia ai poteri da parte del Clark Kent di Tom Welling.

Ad accodarsi alle molte critiche su questa scelta per il Superman di Welling, di recente, si è aggiunta peraltro anche la voce di John Glover, che in Smallville interpretò il ruolo del padre di Lex e che ha definito senza mezzi termini la decisione di privare Clark dei suoi poteri “una pessima idea“.

In quanto a Welling, che d’altronde non ha mai nascosto il suo desiderio di non aver mai voluto indossare i panni del famigerato supereroe nella sua piena maturità, sempre secondo Guggenheim, alla proposta di girare una scena in cui ammetteva di aver rinunciato ad essi dimostrò al tempo un certo entusiasmo tanto da accettare la proposta dicendo:

Voi ragazzi avete praticamente scritto l’unica scena a cui non posso dire di no“.