Genndy Tartakovsky, il creatore di Samurai Jack, tornerà presto su Adult Swim con la stagione 2 di Primal, la sua nuova serie animata purtroppo ancora inedita in Italia.

In una lunga intervista con The Wrap, Tartakovsky ha parlato della realizzazione di Primal e delle differenze con i suoi vecchi lavori:

Ho provato a spiegarlo senza diventare troppo nerd, ed è fondamentalmente come si lavora alle vecchie serie TV. Come Il laboratorio di Dexter o anche Samurai Jack all’inizio, facciamo lo storyboard, realizziamo i disegni, facciamo un progetto, lo mettiamo in una scatola e lo spediamo in Corea in quei giorni. Quindi la prossima volta che lo vediamo, è finito, a colori come una stampa di lavoro. Dici “Oh mio Dio, hanno frainteso qui” o “Questo si è rivelato buono e questo è terribile”. E ho avuto il meglio di quello studio, ma c’erano ancora episodi e sequenze che non erano affatto vicini a come li immaginavo davvero.

Per “Primal”, ho uno studio più piccolo, Studio La Cachette a Parigi. Il modo in cui lo facciamo è ogni venerdì, ricevo una consegna di layout, animazione, colore, composizione – di tutti gli elementi insieme. Posso aprire i file. Posso apportare correzioni, salvare il file e rispedirlo. Posso rifare cose, più espressioni. Posso migliorarne l’animazione. E queste sono le caratteristiche. La cosa migliore è che sei coinvolto ogni giorno su tutto. E in TV scompare in sei mesi. In questa versione della TV, siamo coinvolti.

Gli è stato poi chiesto quante stagioni di Primal ha in mente, e soprattutto se sa già come finirà la serie tv:

Volevo mantenerlo segreto, ma poi ho iniziato a parlarne perché sono così entusiasta dell’idea. Voglio fare di “Primal” fondamentalmente un marchio. Quello che voglio dire è che potrebbe essere “Primal” con una storia completamente diversa, ma si chiama ancora “Primal” e rappresenta ancora questa narrazione visiva più viscerale, cruda, quasi senza dialoghi. La prossima serie, se ne facciamo una, potrebbe essere nella seconda guerra mondiale, o potrebbero esserci gli alieni, o potrebbe essere qualcosa di completamente diverso, ma esplorare ancora questo tipo di idea di sopravvivenza emotiva e violenta.

Non posso dirvi però se questa sarà l’ultima. Questi 10 episodi sono probabilmente i più entusiasmanti e divertenti che abbia mai fatto. A causa degli alti e bassi, delle sorprese, degli shock, dove va, dove finisce, è tutto un viaggio immensamente divertente.

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Fonte: The Wrap