In occasione della WonderCon in California, i protagonisti Lauren Cohan e Gaius Charles assieme allo showrunner Eli Jorné hanno presentato il teaser trailer di The Walking Dead: Dead City, il nuovo spinoff di The Walking Dead (ma anche il suo primo sequel) che inizialmente sarebbe dovuto andare in onda su AMC in primavera e che invece ora debutterà ufficialmente domenica 18 giugno.

Jorné ha presentato così la serie:

È The Walking Dead come non lo avete mai visto prima. Non abbiamo mai vissuto in una città simile. È New York City: ci sono grattacieli nel cielo e un milione e mezzo di erranti. E per personaggi come Maggie e Negan, abituati a correre per i boschi, è un mondo completamente inedito, estremamente claustrofobico, spaventoso e anche, lo scoprirete, disseminato di sacche di sopravvissuti: vedrete tutti i metodi inediti con cui vivono nell’apocalisse, insomma non avete mai visto niente di simile.

Nella serie composta da sei episodi, Maggie (Cohan) e Negan (Jeffrey Dean Morgan) attraversano una Manhattan post-apocalittica tagliata fuori dalla terra ferma ormai da tempo. La città fatiscente è piena di morti e di abitanti che hanno reso New York City il loro mondo pieno di anarchia, pericolo, bellezza e terrore. Nel cast anche Jonathan Higginbotham, Mahina Napoleon, Trey Santiago-Hudson, e Charlie Solis.

Durante il panel Cohan ha parlato della strana “coppia” composta da Maggie e Negan (il quale ha ucciso suo marito Glenn nella serie originale):

È interessante, c’è un trauma irrisolto ancora in sospeso tra Maggie e Negan. In Dead City ci chiediamo davvero: “Cosa li convincerà ad andare avanti?” E più che ogni altra cosa, c’è qualcosa che ci forza a intraprendere insieme questa missione. La tensione e certe cose impossibili da rimuovere sono ancora molto presenti. Li abbiamo visti incrociarsi così tante volte, ma questa serie… È come se fossero intrappolati in un tunnel, costretti ad affrontare cose dalle quali sono fuggiti fino a quel momento, o meglio cose da cui Maggie è fuggita e che Negan con la sua presenza riporta a galla. È un esercizio di intimità con la persona peggiore possibile.

Fonte: Deadline