Resident Evil 6, DmC, Lost Planet 3 e la nuova IP Remember Me: ecco le nostre impressioni sulla conferenza Capcom…

La vigilia della Gamescom 2012, che tra le altre cose rappresenta il primo evento coperto dal vivo da BadGames.it, si è aperta con la conferenza di Capcom. È la prima volta che la casa giapponese sale sul palco della fiera europea per presentare la sua line up, peraltro di tutto rispetto. Tra i titoli più noti e attesi, ossia Resident Evil 6 (guarda il video di gameplay) e Lost Planet 3 (guarda il gameplay trailer), si è anche affacciata un'assoluta novità, Remember Me, nuova IP dalle tinte cyberpunk. 

 

 

Il titolo era già stato in parte anticipato alla Gamescom dello scorso anno, sotto il working title di Adrift, ma era poi scivolato quasi subito nel dimenticatoio. Al timone, i ragazzi poco conosciuti di Dontnod, forti finora solo di collaborazioni esterne a prodotti di successo, tra cui Heavy Rain.

Il titolo si ambienta in una Parigi del futuro, nota come Neo-Paris, anno domini 2084. Grazie alla scoperta di impianti cerebrali noti come Sensation Engine, gli esseri umani possono scambiarsi le proprie memorie, sia a scopo di lucro, sia per puro divertimento, permettendo a chiunque di rivivere le proprie esperienze. La protagonista Nilin sfrutta le sue straordinarie abilità per rubare e alterare le memorie altrui, fino a quando non viene arrestata e privata dei propri ricordi. Si unisce quindi alla ribellione contro la Memoreyes, principale produttrice degli impianti cerebrali. La prima sequenza di gioco mostrata vedeva la protagonista fuggire attraverso i tetti e le strade della capitale francese dal fuoco di un mezzo aereo lanciato al suo inseguimento. Un contesto non certo originale, che sembra suggerire livelli nettamente lineari (le visuali sono di ampio respiro, ma l'esplorazione appare molto limitata) e azione cinematografica, con inevitabili reminiscenze da Uncharted. Inseguita dal velivolo nemico, Nilin scala pareti, si arrampica su grondaie, sfonda finestre, il gameplay spesso interrotto da brevissimi filmati di collegamento. Veniamo poi introdotti al combattimento, che alterna mosse da corpo a corpo all'utilizzo di un potere legato all'innesto cerebrale. Sembra infatti che Nilin sia in grado di attaccare violentemente gli innesti dei nemici, provocando loro stordimenti o veri e propri danni fisici. Non mancano una serie di attacchi speciali, molto potenti (almeno stando ai loro altisonanti nomi, tra cui Logic Bomb e Sensory Overload) ma probabilmente soggetti a cooldown.

Per quanto riguarda il corpo a corpo, quest'ultimo sembra regolato da una meccanica ispirata al Freeflow Combat dei due Batman di Rocksteady, con una contromossa indispensabile per avere la meglio sugli avversari e un indicatore grafico di attacco imminente.

Se questi elementi appaiono come componenti standard per un action in terza persona, almeno una componente di Remember Me presenta notevoli potenzialità. Un video mostrato in chiusura ha infatti introdotto la modalità Memory Remix, grazie alla quale il giocatore sarà in grado di manipolare i ricordi di determinati personaggi per giungere ai propri scopi. Dopo aver visionato una memoria importante a fini della trama, il giocatore potrà interagire con alcuni elementi prefissati (come una pistola, o una bottiglia appoggiata su un tavolo) per far sì che il ricordo cambi nettamente, suscitando reazioni nella vittima. Di certo, quest'ultimo aspetto rappresenta uno spunto interessante, anche se la sequenza da noi visionata suggeriva una libertà d'azione limitatissima. Nel caso della bottiglia, non era possibile decidere cosa farne o dove posizionarla, ma solo farla cadere dal tavolo. Lo stesso valeva per la pistola, della quale era solo possibile togliere la sicura. Per risultare davvero interessanti, questi interludi a base di memoria dovranno rivelarsi molto più complessi, altrimenti il rischio è quello di sprecare completamente l'unica feature davvero innovativa del prodotto. Può darsi che nei prossimi giorni di fiera riusciremo a scoprire qualcosa di nuovo sul prodotto, dunque rimanete sintonizzati.

 

Artwork

 

Ampio spazio è stato naturalmente concesso anche a Resident Evil 6 il quale, nonostante le polemiche dei puristi della saga, rimane una delle punte di diamante della casa. La sequenza mostrata vedeva in azione il nuovo personaggio Jake, in compagnia di una vecchia conoscenza, una Sherry Birkin (Resident Evil 2) piuttoso cresciuta.

 Dopo una cut scene dialogica, l'invasione di una task force nemica ha costretto i due a difendersi, dimostrando come il titolo sia ormai in tutto e per tutto uno shooter in terza persona (guarda il video). La grafica realistica e i nemici in carne ed ossa confermano come ormai la saga si sia allontanata nettamente anche da quelle tonalità horror che la tenevano ancorata alle vecchie glorie, lasciando il passo a uno shooting senza compromessi. Degno di nota, come sempre, il comparto tecnico, sebbene le animazioni sembrino ancora bisognose di attenzioni, soprattutto durante gli attacchi ravvicinati.

Qualche minuto di gameplay anche per Lost Planet 3, che dopo la deriva online del secondo episodio senbra intenzionato a concentrarsi sul single player, con una storia elaborata, un protagonista riconoscibile e abbondanti filmati d'intermezzo a legare il tutto. Gli eventi narrati si svolgono in ogni caso prima di quelli visti nel capostipite, e vedono il pianeta EDN III ancora ghiacciato e popolato dai primissimi coloni della NEVEC (le cui malvage intenzioni non sembrano ancora note). La sequenza mostrata (guarda il gameplay trailer), probabilmente da collocarsi nei primi minuti di gioco, vedeva il protagonista Jim costretto ad attraversare una caverna sotterranea per raggiungere un ripetitore radio malfunzionante. La visuale è come da tradizione in terza persona, e gli scontri con gli Akrid, ossia gli alieni che abitano il remoto pianeta, avvengono sulla base di un arsenale assortito, di cui abbiamo potuto vedere all'opera un fucile d'assalto e uno shotgun. Liberata la caverna dalle minacce, il protagonista si trovava ad affrontare una boss fight contro una creatura inedita per la serie. Sorta di enorme scorpione in grado di attaccre dalla distanza con la coda, lo Spinner era da attaccare, come da tradizione, nei punti scoperti e caratterizzati da un intenso colore arancione. Eliminata questa minaccia, Jim ha potuto rimettere in funzione il trasmettitore e arrampicarsi in una delle armature RIG, dalle quali si combatte con visuale in prima persona.

 Invece di tradizionali armi a proiettili, le mech-armature hanno a disposizione gadget molto più intessanti, come una morsa meccanica collegata a un cavo retrattile, in grado sia di afferrare e stritolare i nemici dalla distanza, sia di gettare un ponte verso zone altrimenti irraggiungibili, facendo sì che Jim abbandoni temporaneamente l'armatura e scivoli sino a destinazione. Tanto per confermare la potenza di questi esoscheletri, è stato brevemente dimostrato come lo Spinner diventi un nemico molto più facile da sconfiggere se affrontato con a disposizione il maglio retrattile.

Sebbene presenti diverse reminiscenze da Dead Space (l'esplorazione della caverna ad inizio livello ha richiamato più volte questo paragone), Lost Planet 3 presenta qualche elemento interessante in mezzo ad un contesto tutto sommato nella media. Il bilanciamento del gameplay, la validità delle missioni e un forte contrasto tra le sezioni a piedi e l'utilizzo degli esoscheletri saranno necessari per garantire una buona riuscita del prodotto.

Passiamo a DmC – Devil May Cry, chiaccherato reboot della storica saga action. Sul nuovo Dante si è ormai detto sin troppo, ma quello che abbiamo visto in movimento sullo schermo ci è nondimeno parso un action solido, caratterizzato per di più da un level design che sembra avere qualcosa di nuovo ed originale da dire. La sequenza mostrata, ad esempio, si ambientava in un delirante intrico di piattaforme caratterizzate da una grafica ispirata alle sigle dei notiziari, con il boss rappresentato dall'anchorman dello show. Un'idea non banale, che speriamo anticipi altri analoghi deliri di design nel prodotto finito.

 Durante la presentazione gli sviluppatori ci hanno tenuto a sottolineare il ritorno del personaggio di Vergil, fratello gemello del protagonista  (guarda il nuovo trailer). Un reboot a tal punto radicale suscita naturalmente molti dubbi, soprattutto presso la community di appassionati della saga originale, ma non è affatto dettoche questo DmC non possa riservare qualche inaspettata sorpresa. Anche in questo caso, l'invito è a seguirci nei prossimi giorni di fiera per tutte le novità.

 

In chiusura, due parole direttamente dalla bocca di Yoshinori Ono per Street Fighter X Tekken in versione PS Vita, il quale potrà contare sul cross play tra la portatile e Playstation 3 (con DLC già sbloccati nel caso li si possieda sulla home console), e diverse modalità dedicate ai giocatori meno esperti, oltre naturalmente all'integrazione con il touch screen per l'esecuzione di alcune mosse.

Sebbene il non facile compito di aprire una Gamescom non proprio scoppiettante, Capcom ha tenuto bene il suo palco, presentando una nuova IP di discreto interesse e portando avanti i suoi brand di punta.

Tra poche ore, la parola passerà a Electronic Arts e a Sony, rimanete con noi.