Harvey Smith, Arkane - I giochi devono essere interattivi, non cinematografici
Il co-director di Dishonored parla della stanchezza dell'industria videoludica e di come alcuni obiettivi siano sbagliati...
La stanchezza dei giocatori ha condotto lo sviluppo di tutta una serie di esperienze formulaiche e praticamente identiche che fanno decisamente poco per ispirare. Lo afferma Harvey Smith, co-director di Dishonored, in una intervista a GI.Biz.
Arriva una critica anche alla dipendenza dalle cinematiche per raccontare una storia, anziché utilizzare azioni di gioco: "Noi pensiamo all'esperienza che vogliamo viva il giocatore, e puntiamo a quella: non deve essere una esperienza cinematografica, ma interattiva. Avere come obiettivo l'azione cinematografica è una pessima cosa nei videogiochi. Se fai un videogioco l'obiettivo dovrebbe essere l'improvvisazione". Anni luce dalle idee, per esempio, di Cage.
Abbiamo avuto l'occasione di provare il gioco all'ultima GamesCom, ecco il nostro articolo. Per tutte le altre informazioni, invece, vi rimandiamo alla scheda del titolo.