Come ogni nuovo capitolo della serie, anche Leggende Pokémon: Arceus ha monopolizzato le discussioni delle ultime due settimane, tra chi lo difende a spada tratta anche di fronte agli evidenti problemi, e chi non riesce a guardare oltre un aspetto tecnico inadeguato, bocciandolo categoricamente e senza possibilità di replica, dopo aver visto qualche video o letto qualche recensione. Ovviamente, come spesso accade con Game Freak, c’è qualcosa che dà forza al prodotto nonostante i limiti tecnici, mai come questa volta evidenti, ed è la presenza dei mostriciattoli tascabili e l’approccio a essi. Disponibile dallo scorso 28 gennaio in esclusiva per Nintendo Switch, sono stato a Hisui per oltre sessanta ore, raggiungendo il post game di Leggende Pokémon: Arceus tra novità e orrori grafici, e voglio provare a fare un po’ di ordine mentale sul prodotto in questa recensione.

Cosa significano le novità di Leggende Pokémon: Arceus per un fan della serie? Cosa deve fare Game Freak con l’incombente nona generazione? Quali sono i pregi nascosti di un titolo che a un primo sguardo sembra vecchio di due generazioni?

Leggende pokémon

Uno degli scopi del gioco sarà ottenere il rango di dieci stelle.

“Leggende Pokémon: Arceus è indietro di due generazioni…”Affrontiamo subito l’elefante nella stanza: l’aspetto tecnico di Leggende Pokémon: Arceus è indietro di due generazioni e capisco chi è indignato da quanto svolto da Game Freak. Uscito su una console che ha sì ormai cinque anni ma che ci ha regalato esperienze indimenticabili come The Legend of Zelda Breath of the Wild, Super Mario Odyssey e il più recente Monster Hunter Rise, mostrandoci che se ci sono le capacità di sviluppo tecniche l’hardware può concedere qualcosa di sbalorditivo.

Se i modelli degli allenatori e dei Pokémon sono tutto sommato godibili (soprattutto le nuove animazioni uniche sia in battaglia che a riposo di ognuno dei mostriciattoli) tutto il contorno è purtroppo mediocre e semplicemente brutto da vedere. Non parlo solo della modellazione delle varie aree, che regalano comunque alcuni scorci degni di nota, ma di una sensazione complessiva di insoddisfazione e di delusione. A partire dall’acqua, vero e proprio difetto grafico e tortura da vedere, anche a fronte di quanto fatto da ILCA nei remake di quarta generazione (dove era probabilmente la cosa migliore). Se inizialmente è solo brutta da vedere, una volta sbloccata la possibilità di muoversi in essa, la situazione peggiora ulteriormente. Come potete vedere nell’immagine qui sotto, c’è davvero poca rifinitura, e lo stesso si può dire degli altri elementi ambientali, come le texture delle rocce, gli alberi o l’erba più bassa.

Leggende Pokémon Arceus

2022

Se l’acqua non dovesse bastare, in determinati momenti l’intero gioco verrà coperto da un filtro viola, anch’esso terribile alla vista e dovuto a un problema con gli effetti di luce, frutto ancora una volta d’inesperienza e di poca rifinitura del prodotto. Infine, per chiudere questo insieme di brutture tecniche, troviamo una terribile nebbia che rende invisibile qualsiasi cosa la circonda, solamente che in questo capitolo non potremo utilizzare Scacciabruma per liberarcene.

Ci troviamo di fronte a un prodotto più “brutto” e a tratti spoglio (anche se decisamente più vario in fatto di location) rispetto a Pokémon Spada e Pokémon Scudo, usciti nel 2019.” …Tutta la cura che manca nel lato tecnico è stata messa in ogni altro aspetto del gioco” Forse, con un anno di rifiniture in più avremmo ottenuto qualcosa di migliore, d’altronde sempre su Nintendo Switch, il prossimo mese accompagneremo Kirby in una nuova avventura che visivamente sembra ai livelli di Super Mario Odyssey, e a settembre torneremo nel mondo ideato da Monolith Software con Xenoblade Chronicles 3. Sfortunatamente Game Freak deve rispettare delle scadenze annuali (dovuta alla forza del brand e alla macchina di gadget e media che mette in moto) e pubblicare un prodotto che aveva sicuramente bisogno di più manodopera tecnica. Il lato positivo in tutto questo però, è dato dal fatto che tutta la cura che manca nel lato tecnico è stata messa in ogni altro singolo aspetto del gioco.

leggende pokémon arceus recensione

La differenza abissale tra i modelli dei Pokémon e l’ambiente che li circonda

La cura di Game Freak è innanzitutto visibile nella trama generale del gioco che, sebbene sia pensata anche per un pubblico più giovane e per essere adatta a tutti, cerca di proporre qualcosa di inedito per il franchise. Nella regione di Hisui, che apparentemente è la Sinnoh del passato, dovremo indagare su uno strano fenomeno meteorologico che sta facendo impazzire i Pokémon Regali, scoprendo tutta la verità sul Sommo Sinnoh, venerato da due clan agli antipodi. Il Team Perla pensa che la divinità abbia il controllo dello spazio, mentre il Team Diamante pernsa che sia il signore del tempo, chi avrà ragione? Per scoprirlo dovremo viaggiare in lungo e largo per Hisui, riscoprendo location di Sinnoh nella loro forma originale, ci arrampicheremo, nuoteremo e cavalcheremo in posti poco ospitali, pronti a scontrarci faccia a faccia con oltre duecento specie di Pokémon.

Quello di Hisui è un popolo che ha paura di catturare e di fidarsi dei Pokémon selvatici, a cui dovremo man mano far aprire gli occhi, con l’aiuto sia di persone provenienti da altre regioni sia dei reggenti dei due team. La storia è ben raccontata per il target a cui mira, nonostante qualche scivolone qua e là e un’accelerata simile a quella di Spada e Scudo (ma non così grave) nel finale.

 Antiche Poesie

Le antiche poesie sono il collezionabile nascosto di questo capitolo

Il racconto viene condito d auna serie di sotto-quest (che proseguiranno anche nel post game) in cui verranno approfondite le capacità di molti dei Pokémon che incontreremo, citando vecchie (o future per il mondo di gioco) descrizioni del Pokédex e perfino eventi del mondo reale. Hisui è popolata dagli antenati di molte delle facce note del mondo Pokémon, e il fan più accanito cercherà ogni minimo easter egg per riconoscere il personaggio che ha di fronte.

Infine, non si può parlare di Sinnoh senza citare le lastre, gli oggetti nascosti della quarta generazione capaci di dar chiarezza sulle origini del mondo Pokémon. In Leggende Pokémon: Arceus vengono affiancate da un nuovo collezionabile nascosto, delle vecchie poesie da trovare a bordo di una delle cavalcature, disseminate per tutta la regione e che faranno felici gli appassionati della lore del brand. Inoltre trovare tutti questi oggetti segreti, darà tutt’altro significato alle battaglie finali del gioco.

L’evoluzione del Pokédex

Come recluta della squadra d’esplorazione del Team Galassia, saremo chiamati a completare la prima versione del Pokédex di Hisui, questa volta vero e proprio giornale di viaggio da aggiornare catturando più Pokémon possibile. Mai come in Leggende Pokémon Arceus, il Pokédex e la cattura dei Pokémon sono funzionali sia al gameplay che alla storia del gioco. La pagina non si completerà semplicemente catturando la creaturina, come succedeva in passato, ma dovremo completare degli incarichi specifici, che vano dalle semplici variazioni di sesso, al vedere eseguite determinate mosse, fino al catturare un tot numero di esemplari senza farci vedere, o a rallentarne i movimenti con oggetti specifici.

Ogni genere di Pokémon ha missioni diverse, a seconda della natura selvaggia della bestiola. Se da un lato questo rende più divertente riempire le pagine del Pokédex, dall’altro qualcuno potrebbe trovare ripetitivo il dover catturare tanti Pokémon prima di completare l’impresa. Starà al giocatore gestire al meglio le richieste, così da completare più voci possibile con meno azioni generali.

Pokédex

Sarete voi a decidere quando ne avrete abbastanza, facendo rapporto e tornando al Villaggio Giubilio

Un recensione libera come Leggende Pokémon: Arceus

Piuttosto che concentrarmi su aspetti che avrete già visto o letto in rete, se in queste due settimane avete già comprato il gioco, in questa recensione di Leggende Pokémon: Arceus vorrei parlare in generale di una delle cose che mancavano al brand da diversi anni: il senso di libertà.

Mai come in questo capitolo il brand di Game Freak è stato così libero, permettendoci di muoverci liberamente in una zona, per tutto il tempo che vogliamo, con come unico paletto la progressione della storia. Ma non si parla di libertà solo nella caccia di Pokémon (che è l’elemento principale del gameplay), ma anche nella gestione della propria squadra. L’introduzione della possibilità di modificare il set di mosse quando vogliamo, o di decidere se evolvere o meno un Pokémon, è una libertà che non può essere rimossa dal futuro del franchise, a differenza della tecnica rapida e della tecnica potente che potrebbe restare la peculiarità di questo capitolo. Game Freak mantiene alcuni degli standard che hanno fatto la forza di Pokémon e al contempo li rivoluziona, rendendo quasi obsoleti anche i livelli, grazie alla libertà data sulle tecniche e sulle evoluzioni.

Si tratta di qualcosa di inedito per il brand, qualcosa che, per un fan dei mostriciattoli tascabili, riesce a immergerlo completamente nella natura di Hisui, spingendolo a esplorare ogni anfratto delle zone disponibili, cercando un Pokémon raro o un pericoloso Alfa da affrontare. C’è una sensazione di nuovo che pervade tutte le prime ore di Leggende Pokémon: Arceus , una sensazione di “pericolo” al primo K.O. dovuto a una svista o a una mossa troppo pericolosa del Pokémon selvatico. Sensazioni che non si erano mai viste prima nel brand e che sono quel passo avanti che andava fatto già un paio di generazioni fa.

Finalmente c’è un gameplay funzionale alla presenza dei Pokémon su schermo, che non disdegna neanche le fasi di battaglia, con una rivisitazione dei turni che strizza l’occhio alle ATB dei giochi di ruolo degli anni 2000. Dovrete quindi regolarvi tra colpi rapidi e potenti per avere la meglio sugli avversari, e non dare mai per scontato  che  un livello più alto o più basso del vostro non sia più temibile rispetto al passato.

Leggende Pokémon Arceus Recensione

Le dimensioni dei Pokémon sono un altro dei grandi pregi di questo capitolo.

Leggende Pokémon: Arceus rappresenta il primo svecchiamento di una formula che ha ormai 25 anni, l’audacità di rimuovere il comparto competitivo (che per forza di cose tornerà con la nona generazione), di svuotare quindi il sistema di gioco di valori che per una fetta di giocatori potrebbero essere inutili, ma allo stesso tempo garantendo una difficoltà più alta del solito, rappresentano una vera e propria boccata d’aria fresca per il brand.

Ho cercato di affrontare questa recensione di Leggende Pokémon Arceus cercando di dare il giusto peso all’aspetto tecnico ma la verità è che una volta entrato nel vortice del nuovo approccio al gameplay il fastidio di quanto vedevo sullo sfondo è passato in secondo piano. C’eravamo solo io, la mia squadra e le intere distese (brulle per lo più) popolate dagli enormi Alfa, o dai gruppi di Pokémon in attesa del ritorno del genitore.

Avventurarmi in buchi innevati sotto terra, o affrontare gruppi interi di Paras decisamente troppo arrabbiati col mondo, hanno dato linfa vitale alle sessanta ore in cui sono stato a Hisui, spronandomi a continuare a giocare per riempire il Pokédex o per trovare un altro Pokémon cromatico. A fronte quindi di un aspetto tecnico a tratti indifendibile, Leggende Pokémon: Arceus pone le giuste basi da cui il brand può rinascere e attrarre nuovo pubblico. Ora non resta che vedere quanto Game Freak deciderà di mantenere per i propri titoli futuri.

VOTO7.9
Tipologia di gioco

Leggende Pokémon: Arceus è un action GDR che rinnova molte delle meccaniche basilari del brand, dando probabilmente il via a una nuova serie di capitoli.

Come è stato giocato

Ho viaggiato in lungo e in largo per Hisui per sessanta ore, portando a termine la storia principale e completando quasi tutte le ricerche, grazie a un codice gentilmente offertoci da Nintendo.